Smartphone e radiazioni: secondo un recente studio ci sono sostanziali differenze tra i diversi dispositivi attualmente in circolazione.
I dispositivi elettronici come smartphone e tablet emettono radiazioni che, se pur giudicati nei limiti nella norma, possono causare danni dovuti alla lunga esposizione.
I produttori di smartphone dovrebbero comunicare il valore delle radiazioni emesse dai loro articoli. Tuttavia, non tutte le aziende rispettano in maniera ligia quest’imposizione.
Per questa ragione, l’ufficio federale tedesco ha deciso di aggiornare i dati relativi agli smartphone attualmente in commercio. Lo scopo è quello di informare i consumatori e permettere loro di scegliere lo strumento meno dannoso.
Secondo l’ufficio federale tedesco per la protezione delle radiazioni gli smartphone in commercio non indicano correttamente il valore delle radiazioni emesse. Attualmente, secondo quanto stabilito dalle leggi europee, il limite massimo consentito di radiazioni elettromagnetiche è pari a 2 watt per kg su 10 g di tessuto per 6 minuti.
Ad oggi non sono ancora stati dimostrati eventuali legami tra l’insorgenza di tumori cerebrali e di utilizzo di dispositivi mobili. Tuttavia, le autorità federali tedesche preferiscono informare i consumatori circa il tasso di assorbimento specifico relativo agli smartphone utilizzati.
Analizzando i dispositivi mobili più diffusi è stato possibile individuare 5 prodotti emettono un alto livello di energia elettromagnetica emessa, pur rimanendo nei limiti di legge.
Ci stiamo riferendo a:
I 5 prodotti sopra elencati sono quelli che hanno il valore più alto di emissione di radiazioni. Nessuno di essi supera il limite imposto dalle leggi europee.
Tra i prodotti individuati come quelli con il valore di indice Sar più basso abbigliamento: