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Fisco e tasse

Il Fisco controlla l’acquisto di un’auto nuova: guai seri per chi spende troppo!

Il Fisco monitora l’acquisto delle nuove auto ed è pronto a svolgere accertamenti qualora la spesa effettuata sia eccessiva.

Le auto di lusso sono nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. L’occhio attento del Fisco può mettere seriamente nei guai i contribuenti.

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L’evasione fiscale continua ad essere una piaga della nostra nazione del valore di 80 miliardi di euro all’anno. Nonostante i controlli del Fisco siano diventati più stringenti e i monitoraggi più accurati, tanti cittadini riescono a sfuggire alle verifiche. Il problema principale è quello del lavoro in nero, una realtà difficile da stanare anche se le nuove armi in possesso dell’Agenzia delle Entrate riescono a valutare incongruenze tra entrate e uscite tali da far ipotizzare un’evasione. Tra le tante verifiche messe in atto dal Fisco, ne citiamo una poco nota ai contribuenti. Parliamo dei controlli sull’acquisto di un’auto di lusso.

Il Fisco e le auto di lusso, attenzione ad omissioni e dimenticanze

Lavorare una vita per acquistare finalmente l’auto dei propri sogni. Una Bmw, una Lamborghini, un Mercedes, tutti veicoli che costano una fortuna. Ebbene, il Fisco procederà con accertare la reale possibilità per l’acquirente di comprare una macchina così costosa. Lo strumento che utilizzerà è il redditometro. Permette di collegare l’acquisto di un mezzo di potenza compresa tra 185 kw o 250 cavalli con il reddito dichiarato dal contribuente. Oltre all’importo speso per comprare l’auto, il redditometro tiene conto nel calcolo anche di tutte le spese connesse al potente mezzo quali bollo, assicurazione e manutenzione in generale.

Nel caso in cui lo strumento dovesse segnalare delle rilevanti incongruenze tra le entrate dichiarate e i costi della macchina, il Fisco inizierebbe gli accertamenti per capire se i soldi usati provengono da operazioni lecite o sono il frutto di azioni illegali. A quel punto spetterebbe al contribuente giustificare l’acquisto mostrando prove inconfutabili della provenienza “pulita” del denaro.

Qual è la morale della favola?

I contribuenti devono prestare attenzione ai movimenti di denaro soprattutto se non sono in grado di giustificare la provenienza dei soldi. Un disoccupato che si compra una Tesla grazie ad una donazione di un ricco parente indispettirà il Fisco non tanto per la spesa iniziale quanto per i costi di manutenzione. Il regalo iniziale, se giustificato da prove certe, potrebbe anche far finire gli accertamenti ma come potrà il contribuente senza entrate dimostrare di poter pagare il bollo di un’auto del genere?

Per non rischiare di entrare nel mirino dell’Agenzia delle Entrate, dunque, è meglio non comprare ciò che non ci si può permettere.

Published by
Valentina Trogu