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Categories: Conti e Carte

Fisco, conti correnti nel mirino: i controlli diventano più serrati per alcuni contribuenti

Il Fisco aumenta i controlli sui conti correnti e le transazioni di denaro tra contribuenti abbassando la soglia limite in specifici casi. Scopriamo le novità.

Nel mirino del Fisco i conti correnti esteri con l’attivazione di nuove misure di monitoraggio previste dal Decreto Semplificazioni.

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Il giorno 17 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la disposizione della modifica all’articolo 1 del Decreto Legge 167/1990 con la denominazione “Trasferimenti attraverso intermediari bancari e finanziari e altri operatori”. I cambiamenti sono stati stabiliti nell’articolo 16 del DL 68, il Decreto Semplificazioni, e riguardano i conti correnti esteri e, nello specifico, l’abbassamento della soglia limite per la comunicazione dei movimenti all’Agenzia delle Entrate. Da 15 mila euro la soglia è scesa a 5 mila euro e riguarda sia i trasferimenti cash che virtuali. Entriamo nei dettagli delle modifiche per capire quali procedure seguire dallo scorso 17 giugno 2022.

Conti correnti esteri, il Fisco aumenta i controlli

Il Fisco ha stabilito che i contribuenti titolari di conti esteri dovranno inviare comunicazione di tutte le operazioni effettuate con contanti o criptovalute pari o superiori a 5 mila euro. Si abbassa notevolmente, dunque, la soglia limite per garantire all’Agenzia delle Entrate un monitoraggio più efficiente. Il riferimento è alle comunicazioni dovute a partite dal 2021 ma non a quelle frazionate.

Sotto stretta osservazione saranno gli assegni bancari, postali, circolari e assimilabili così come vaglia postali, carte di credito, polizze assicurative trasferibili, ordini di accreditamento. Il fisco controllerà, poi, polizze di pegno e ogni movimento riguardante un trasferimento di denaro superiore a 5 mila euro, sia fisico che virtuale.

Sanzioni per mancata dichiarazione del conto estero

Chi pensa di evitare i controlli omettendo la dichiarazione al Fisco dell’apertura del conto corrente estero deve sapere che le sanzioni previste per i trasgressori della normativa sono pesanti. Se il contribuente omette dalla dichiarazione dei redditi il conto estero, infatti, non compilando il Quadro Rw è prevista una multa di 258 euro in caso di presentazione tardiva – massimo 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario – e una sanzione compresa tra il 3 e il 15% della somma non dichiarata omettendo completamente l’indicazione o fornendo comunicazione errata.

La sanzione raddoppia fino al 30% nel caso in cui il conto sia stato aperto in un Paese considerato un “paradiso fiscale”. Si aggiunge, poi, la presunzione che le cifre accumulate siano frutto di attività illecite e costituite con redditi non assoggettati alla tassazione italiana. Il Fisco avrà, così, la possibilità di recuperare le imposte presumibilmente evase qualora non si possa dimostrare il contrario.

Published by
Valentina Trogu