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Fisco e tasse

Il contratto di affitto senza busta paga è possibile? La soluzione è questa e sono pochi a conoscerla

Il contratto di affitto è sottoscrivibile anche dall’affittuario che non ha una busta paga. I dettagli.

Il contratto di affitto abbisogna, oggi più che mai, di un inquilino in grado di avere entrate fisse e costanti. Non per forza sono necessari però lo stipendio e la busta paga, potendo sussistere differenti garanzie.

Foto @ Canva

Secondo il senso comune, avere uno stipendio fisso o comunque un reddito costante rappresenta il requisito imprescindibile per ottenere un appartamento in affitto. Tuttavia forse non tutti sanno che le norme vigenti non vietano la possibilità di offrire altre garanzie al padrone di casa, in mancanza di busta paga.

Di seguito vogliamo approfondire proprio questi aspetti, onde capire come prendere una casa in affitto senza essere lavoratori subordinati e percepire uno stipendio. Come si fa? Scopriamolo in questo articolo.

Contratto di affitto senza busta paga: il contesto di riferimento e la garanzia del familiare

Al di là di quanto abbiamo anticipato in apertura, è ben noto che la morosità nell’ambito dei contratti di affitto è un fenomeno oggi molto diffuso e non facilmente contrastabile. Ebbene, è pur vero però che nonostante i tantissimi annunci in cui i proprietari cercano persone con un reddito fisso, le regole in tema di affitti non impediscono che disoccupati, precari, lavoratori part-time e lavoratori a termine possano trovare un’abitazione tramite locazione.

D’altronde basta fare qualche ricerca tra le offerte di locazioni pubblicate sul web, per rendersi conto che lo stipendio non è sempre un requisito ‘obbligatorio’. Ed anzi può essere pacificamente sostituito da altre e differenti garanzie.

Se così non fosse, non sarebbe ad es. possibile stipulare contratti di affitto con persone con patrimoni molto consistenti e che non hanno bisogno di lavorare, oppure con persone che hanno le “spalle coperte” dai ricchi genitori.

Probabilmente il metodo più diffuso per prendere in affitto un appartamento anche senza un’occupazione stabile e stipendiata o un altro reddito fisso consiste nel dare al locatore un garante o un co-firmatario del contratto di locazione. Egli, solitamente un familiare, si dichiara favorevole a pagare il debito per conto dell’affittuario, laddove quest’ultimo non fosse in grado di adempiere all’obbligo. Tecnicamente siamo di fronte ad un accollo automatico del debito, con l’introduzione di un secondo obbligo tra proprietario-locatore e garante.

Affitto senza busta paga: la garanzia dell’anticipo e della cauzione

Ricordiamo altresì che il proprietario-locatore può domandare – alla data della sottoscrizione del contratto di affitto – una cauzione corrispondente a non più di tre mensilità e un anticipo di non più di tre mensilità.

La prima servirebbe a garantire il locatore contro eventuali danni all’appartamento, mentre l’anticipo potrebbe fungere da compensazione degli ultimi canoni da versare al termine del periodo di affitto.

Alternativamente menzioniamo anche la possibilità, da parte del conduttore, di rilasciare delle cambiali al locatore, con importo variabile. Anche questa è una possibile garanzia in materia di contratto di affitto senza busta paga.

La copertura assicurativa ad hoc e l’attestazione dell’istituto di credito

Gli interessati a prendere una casa in affitto senza busta paga debbono inoltre sapere che sul mercato vi sono delle polizze assicurative che coprono anche il rischio legato al mancato pagamento delle rate del canone di affitto. Il meccanismo è molto semplice da capire: a seguito della sottoscrizione del relativo contratto assicurativo, il locatore sarebbe soddisfatto dalla società assicurativa – laddove ovviamente il conduttore non dovesse pagare il dovuto.

Un ulteriore metodo per prendere casa in affitto senza avere un costante stipendio tutti i mesi, è rappresentato dall’essere in possesso di un conto corrente di una certa rilevanza, nel quale entrino in modo continuativo disponibilità liquide (pensiamo ad investimenti fruttiferi e ben ponderati). Ebbene, in queste circostanze la banca può emettere un’attestazione nella quale di fatto garantisce al locatore che, alla data del rilascio della sua dichiarazione, il proprio correntista è comunque capace di sostenere il canone mensile d’affitto.

Infine, vi è la possibilità di usare la propria dichiarazione dei redditi degli ultimi anni come ‘garanzia’. Pensiamo a coloro che non hanno formalmente un’attività di lavoro dipendente (e la relativa busta paga), ma incassano comunque delle entrate periodiche. E’ ad esempio il caso tipico delle attività nel settore digitale, oggi molto in voga. Tuttavia vero è che non tutti vorranno mostrare ad un terzo le effettive capacità economiche, per evidenti questioni di privacy.

Published by
Claudio Garau