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Lavoro e pensioni

Perito assicurativo: ti raccontiamo perché è una delle professioni più richieste

La figura del perito assicurativo si è conquistata di diritto un posto di prim’ordine tra le categorie professionali più ricercate nell’attuale panorama del mondo del lavoro.

All’interno dell’attuale, complesso panorama del mondo del lavoro, la figura del perito assicurativo, offre, a chi consegue questo titolo, un elevato numero di sbocchi professionali. Occorre naturalmente capire, e non sono pochi, quali sono i requisiti richiesti, quale è il percorso di studio idoneo da intraprendere. Insomma ci apprestiamo a informarvi su tutto ciò che occorre sapere per diventare perito assicurativo.

Il vocabolario della lingua italiana Treccani, articola in due parti distinte, ma non in contrasto fra loro, la definizione di perito. Ecco come:

  1. Di persona che conosce per lunga pratica i segreti di un mestiere, di una professione, di un’arte, di un’attività e simili; in questo significato, riferito in genere con funzione attributiva a un sostantivo (un perito chirurgo, un peritissimo cuoco, ecc.), è molto meno comune di esperto, o, in qualche caso, di pratico;
  2. Persona che, per la sua competenza in una determinata materia, è chiamata a compiere un’indagine tecnica (perizia) sia per conto di privati sia, in un processo penale, per incarico del giudice, cui riferisce mediante dichiarazione giurata.

Chiaramente il significato più rilevante e che a noi interessa è il secondo. Pertanto un perito assicurativo è l’esperto che può essere chiamato a dare un parere tecnico, previa indagine, su una determinata questione relativa al settore assicurativo. Chiaro no?

A questo punto, fatte tutte le doverose e necessarie premesse del caso, possiamo andare avanti e passare a vedere concretamente come diventare perito assicurativo.

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Perito assicurativo: i capisaldi della professione

Siamo di fronte a una figura professionale che opera nel delicato campo della mediazione. Con tutto il bagaglio di conoscenze giuridiche che ne conseguono. Il rapporto principale che riguarda il perito assicurativo è svolgere quindi una funzione che si trova esattamente nel mezzo, a metà strada, tra il cliente e l’agenzia assicurativa che il perito in alcuni casi rappresenta.

Attenzione, infatti, parliamo proprio di mediazione poiché il rapporto non è affatto unilaterale, ma il perito potrebbe anche rappresentare la parte lesa.

I requisiti principali, oltre alle conoscenze di materie specifiche, sono innanzitutto l’integrità morale, da cui non si prescinde, e naturalmente, l’obiettività.

Infatti, qualunque parte rappresenti, il perito deve essere una figura integerrima, che non deve avere rapporti personali che influenzino di fatto il suo operato, che il più delle volte è richiesto nell’aula di un tribunale, né con l’una, né con l’altra parte.

Svolgere, quindi, questa professione, laddove si presentano prove e documenti attendibili, a favorire l’una o l’altra parte, significa agire nella più totale indipendenza, assumendosi ovviamente la totale responsabilità sulla veridicità degli atti presentati.

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Pertanto non sorprende che, nell’ambito del suo lavoro e per le incombenze del suo mandato, il perito compia ispezioni, verifiche, studi, deduzioni, valutazioni. In particolare questa figura professionale svolge le seguenti attività.

  • esame dei rischi assicurabili;
  • esame delle richieste di risarcimento;
  • raccolta delle informazioni necessarie all’indagine;
  • individuazione del valore di un veicolo;
  • analisi mirate alla ricerca della responsabilità all’origine dei danni;
  • verifica della copertura assicurativa sui danni;
  • valutazioni circa la corretta maniera di compiere una riparazione, nel rispetto delle regole e allo stato delle arti;
  • controllo della qualità e del livello delle riparazioni compiute;
  • emissione, presentazione e possibile difesa dei propri rapporti di perizia;
  • perizie su riparazioni già compiute;
  • svolgimento di studi statistici.

Si tratta ovviamente di una lista di attività non di carattere esaustivo, ma che indica le attività principali svolte da un perito.

Il carattere dell’imparzialità

Dare una definizione dell’attività del perito assicurativo, non è complesso, ma bisogna subito ricordare che si tratta di una figura cruciale nel mondo delle assicurazioni. È stato previsto come ruolo specifico dalla legge n. 166 del 1992. Vero è che dai periti dipendono gli esiti delle controversie tra consumatori e assicurazioni e tra le compagnie fra loro.

Diventare perito assicurativo: ecco il percorso da intraprendere

E’ quindi necessario possedere requisiti specifici, oltre all’affidabilità, per poter pensare di intraprendere la professione di perito assicurativo. Naturalmente occorrono anche quelle doti innate di “comunicatore” che appaiono indispensabili per svolgere un delicato ruolo di mediazione.

Ecco i principali requisiti a cui facciamo riferimento.

  • Fedina penale pulita (non aver commesso reati contro la Pubblica Amministrazione, gli Enti Statali, la Giustizia)
  • Godimento di tutti i diritti civili
  • Diploma o laurea triennale
  • Tirocinio biennale
  • Iscrizione finale all’Albo professionale

Entriamo nel dettaglio e analizziamo punto per punto. Occorre non avere commesso reati di alcun genere e possedere quindi una fedina penale “immacolata”. Il percorso di studi ha una sua valenza di non poco conto, come tutti i percorsi professionali con una propria specificità. In questo caso il diploma o la laurea triennale sono importanti e consentono di affrontare nel migliore dei modi l’impatto con il mondo del lavoro. E non parliamo solo di conoscenze di materie specifiche, ma di un approccio culturale alla professione.

Naturalmente, dopo il titolo di studio, fanno gioco il tirocinio e la successiva iscrizione all’albo, per un successivo impegno totale di almeno due anni. L’abilitazione, così come per altre categorie come architetti, ingegneri, richiede naturalmente un esame di finale dopo il periodo di praticantato.

Il perito assicurativo, questo va chiarito, è alla fine un libero professionista, e questo amplia notevolmente il raggio di azione della professione. Consente di non vincolarsi con un’unica azienda, di poter contare su un largo numero di clienti, intesi come agenzie assicurative, aziende o persone singole. Tutto questo consente di espandere la propria credibilità e di conseguenza i propri guadagni.

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Perito assicurativo: quanto puoi arrivare a guadagnare?

Un libero professionista come il perito assicurativo, che può muoversi con competenze che riguardano più settori, che vanno dal diritto civile a quello penale, alla fine rappresenta una categoria il cui guadagno è vincolato agli anni di esperienza e al numero di clienti con cui si lavora in maniera stabile. Si può partire da una base di 1000 euro fino a salire.

 

Published by
Alfredo Iannaccone