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Bonus e indennità

Bonus idrico: come risparmiare e ottenere un contributo economico

Il bonus idrico è stato oggetto di proroga. Presenta indubbi vantaggi per uomo e ambiente: ecco i requisiti per ottenerlo.

Il bonus idrico 2022 consente di ottenere un contributo economico fino a mille euro per interventi di efficientamento energetico effettuati entro il 31 dicembre 2021. Ecco come conseguirlo.

 Sicuramente il bonus idrico, ossia una delle varie agevolazioni introdotte per favorire il risparmio da parte dei cittadini e la tutela dell’ambiente, non è stato un flop. Infatti, in base ai recenti dati del Corriere della Sera sono già giunte svariate migliaia di domande sulla piattaforma messa a punto dal ministero per la Transizione Ecologica. Pertanto non deve stupire che già più della metà delle risorse varate, sono state utilizzate.

Si tratta di un incentivo che arriva a un massimo di 1.000 euro a beneficiario, per le spese compiute nel 2021 per interventi di efficientamento idrico nell’abitazione. Appare dunque opportuno parlarne di seguito, ricapitolando quelli che sono i requisiti, il meccanismo e i vantaggi connessi a questo utile strumento a disposizione degli aventi diritto. Tutti i dettagli.

In cosa consiste il bonus idrico 2022

E’ oggi possibile fare domanda per il bonus idrico sulla piattaforma www.bonusidricomite.it, istituita appositamente dal ministero per la Transizione ecologica. E’ in gioco un meccanismo di rimborso per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici.

Il bonus idrico ha una duplice finalità. Infatti, come spiega il MITE ha lo scopo di “favorire il risparmio di risorse idriche” ed è assegnato “nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021”.

Non solo un vantaggio economico per il beneficiario – dunque – ma anche uno strumento in grado di contrastare gli sprechi nell’utilizzo dell’acqua, un bene che sta divenendo sempre più prezioso.

Per bonus in oggetto non sono applicati limiti ISEE, nel chiarissimo intento di favorire quanto più possibile il risparmio di acqua a seguito della sostituzione di rubinetti e sanitari, ormai obsoleti.

La scadenza del bonus, all’inizio fissata al 31 dicembre 2021, è stata di seguito prorogata con la legge di Bilancio 2022 fino al 2023.

Bonus idrico 2022: caratteristiche dei beneficiari e limiti

Tutti gli interessati ad avvalersi di questo contributo, debbono sapere che le istanze di rimborso, correttamente redatte e corredate dalla doverosa documentazione, saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

In particolare, possono godere del bonus idrico i soggetti in possesso delle caratteristiche che seguono:

  • Maggiorenni residenti nel nostro paese;
  • Titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale;
  • Titolari di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza;
  • Oggetto dei diritti sono edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari;
  • Svolgimento nel corso dell’anno 2021 di interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Di ciò si trova chiara e precisa indicazione nel sito web ufficiale del MITE, ossia il Ministero della Transizione Ecologica.

Attenzione però ai dettagli degni di nota: infatti tutti gli interessati a conseguire detto bonus idrico per le spese 2021 debbono ricordare che il contributo è da intendersi come alternativo e non cumulabile, in rapporto ad identiche voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale legate alla fornitura, posa in opera e installazione degli stessi beni.

Inoltre, in ipotesi di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile ottenere il bonus soltanto su dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell’immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere redatta sulla piattaforma anche con i dati del proprietario.

Il dettaglio degli interventi ammessi al contributo

Tutti gli interessati debbono sapere che è possibile ottenere il bonus idrico per le spese di seguito riportate:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o al di sotto dei 6 litri e relativi sistemi di scarico, incluse le opere idrauliche e murarie correlate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, inclusi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o al di sotto dei 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Di ciò si trova chiara menzione nell’area FAQ del sito web ufficiale del MITE.

Per ciò che attiene agli acquisti su cui scatta il rimborso, essi possono essere fatti anche online. Ciò in quanto non sussistono preclusioni alle modalità di acquisto, a patto che dalla fattura elettronica o altro documento commerciale emesso dal fornitore (accompagnato da documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, e che deve essere trasmesso con la piattaforma) siano ricavabili le specifiche tecniche del prodotto, della posa in opera e dell’installazione, e di tutte le spese per cui si domanda il rimborso con la presentazione della domanda di erogazione del bonus idrico in oggetto.

Tuttavia il costo del trasporto per acquisti fatti online deve considerarsi escluso dalle spese rimborsabili e pertanto non sottoposto all’agevolazione.

Bonus idrico 2022, come ottenerlo: credenziali e modalità di pagamento

Collegandosi all’indirizzo qui sarà possibile accedere al rimborso nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario, per le spese effettivamente sostenute per gli interventi di efficientamento idrico.

Le spese ammissibili devono ritenersi inclusive di IVA, come da fattura, o altro documento commerciale per i soggetti non obbligati ad emettere fattura.

Il pagamento può avvenire tramite bonifico parlante, nel rispetto di quanto previsto dal d.m. n. 395 del 2021, art. 4, comma 8, ma non può essere attuato in contanti.

Il bonus in oggetto è ottenibile anche su immobili commerciali o artigianali, perché lo scopo perseguito con il bonus idrico è il risparmio di risorse idriche, indipendentemente dalla destinazione dell’immobile.

Nel sito si trova riportato quanto segue: “Hai effettuato interventi per il risparmio d’acqua tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021? Registrati per richiedere il contributo fino a 1000 euro”. Ma l’accesso all’area riservata può avvenire soltanto con SPID con livello di sicurezza 2 o con CIE (Carta d’identità elettronica).

Non sorprende infatti che l’identità dei beneficiari, in rapporto ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, sia accertata con SPID, o tramite Carta d’Identità Elettronica.

La richiesta del bonus: cosa indicare per ottenere il rimborso?

Nello spazio FAQ del sito MITE sono altresì indicati gli elementi che l’interessato deve fornire. In particolare, egli deve dare luogo alle necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione. Ecco cosa serve:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  • attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Come si può agevolmente notare, vi sono dunque alcuni specifici step da rispettare, per poter conseguire il rimborso per le spese di efficientamento idrico.

Cause di rigetto o esclusione dal bonus idrico 2022

Vi sono delle specifiche circostanze nelle quali il rimborso è da ritenersi escluso. Eccole di seguito:

  • Risorse stanziate terminate;
  • La richiesta risulta errata nella compilazione o incompleta di informazioni e/o di allegati;
  • Dopo specifici controlli, si riscontrano irregolarità rispetto a quanto dichiarato dall’interessato all’ottenimento del bonus.

Infine, come opportunamente indicato nel sito web del Ministero della Transizione Ecologica, è a disposizione un call center che risponde al numero 800090545 per tutte le richieste di informazioni e delucidazioni, da parte degli interessati a conseguire questo interessante contributo.

Published by
Marco Caccia