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Fisco e tasse

Legge 104, non solo Bollo auto: tutte le altre esenzioni dalle tasse

I titolari di Legge 104 potranno accedere all’esonero da alcuni tributi, soprattutto nel campo dell’istruzione. Cosa c’è da sapere.

 

Rientrare fra i beneficiari della Legge 104 non significa solo agevolazioni in termini assistenziali. Alcune particolari indennità possono essere richieste anche sul piano economico.

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Interessante come alcuni beneficiari possano figurare addirittura fra gli esenti dal quadro tassativo. In sostanza, fra le agevolazioni concesse a chi è in condizione di invalidità, possono figurare anche delle vere e proprie esenzioni dal pagamento delle tasse. Non che sia un mistero. Fra le più note figura ad esempio il Bollo auto, non dovuto nemmeno per quei veicoli che hanno ricevuto un adeguamento tecnico proprio per meglio attagliarsi alle esigenze del disabile. Nello specifico, chi beneficia della Legge 104 potrà essere considerato esente dalla tassa sull’automobile qualora rientri in una delle seguenti categorie:

  • disabile con capacità motoria impedita o ridotta;
  • non vedente o non udente;
  • disabile con limitazione grave della capacità di deambulazione, oppure affetto da pluriamputazioni;
  • soggetto con riconosciuto handicap psichico o mentale, titolare dell’indennità di accompagnamento.

L’esenzione dal Bollo auto è sicuramente la più conosciuta fra quelle previste per i titolari di 104. Anche perché l’affrancamento dalla tassa può riguardare anche un parente del disabile in questione, qualora ne abbia carico a livello fiscale. Su questo fronte, però, esistono dei limiti di reddito da tenere in considerazione, ossia 2.840,51 euro lordi per il disabile, oppure entro i 4 mila euro qualora non superi i 24 anni di età. In tutti gli altri casi, l’unico beneficiario dell’esenzione sarà il titolare del trattamento.

Legge 104, oltre il Bollo auto: da quali altre tasse si è esenti

Come detto, quella dal Bollo non è l’unica esenzione alla quale si ha diritto nel momento in cui la Legge 104 figura fra i benefici. In questi casi, il Governo ha riconosciuto alcune indennità anche da tasse abitualmente richieste, come quella sui servizi televisivi. Il riferimento è proprio al Canone Rai, per il quale il titolare del trattamento non è tenuto a versare nulla. A patto che possiede un’invalidità riconosciuta per legge e risieda all’interno di una casa di riposo. Anche in questo caso, però, andrà presentata regolare istanza per essere esentati dal pagamento, inoltrando una Pec all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it. Oppure tramite il servizio online dell’Agenzia delle Entrate, per il quale sarà però obbligatoria la dotazione dell’identità digitale Spid, Cie o Cns. In questo campo, alcune agevolazioni sono mirate anche a facilitare l’acquisto di un tv.

Più articolata l’esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie, probabilmente la più importante in quanto riguardante persone titolari di Legge 104 ancora in età da studio. Il diritto, in questi casi, è concesso a prescindere dal reddito familiare. Nel senso che ogni titolare del trattamento potrà beneficiare delle esenzioni dalle tasse scolastiche, fino al raggiungimento dei 18 anni di età. Qualora lo studente, raggiunta l’età limite, non abbia ancora completato gli studi, l’esenzione non sarà prolungata e la tassa andrà pagata regolarmente. Per quanto riguarda l’università, l’esonero è totale qualora lo studente abbia un grado di invalidità riconosciuto pari o superiore al 66%. Per coloro con percentuale compresa fra il 45% e il 66%, l’esenzione sarà parziale. Si tratta però di situazioni variabili, a seconda delle condizioni poste dall’ateneo.

Published by
Damiano Mattana