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Bonus e indennità

Reddito di Cittadinanza, errore a febbraio: cosa succede a marzo

Un errore tecnico ha trattenuto parte delle somme del Reddito di Cittadinanza. L’Inps promette di risolvere la questione in breve. Ecco cosa è successo.

 

Oltre alla crisi ci si mettono pure i problemi tecnici. Forse giustificabili in una fase confusa come questa ma, nel momento in cui l’argomento sono i soldi di sostegno ai cittadini, l’attenzione deve essere massima.

Foto © AdobeStock

Il problema, risalente al mese di febbraio ma saltato fuori ora in tutti i suoi effetti, riguarda infatti il Reddito di Cittadinanza. O meglio, la ricarica dello scorso mese. A causa di un errore di calcolo, infatti, l’importo erogato non corrisponde a quanto in realtà dovuto. UN disguido dal punto di vista tecnico, del quale l’Inps ha prontamente informato i contribuenti beneficiari della misura di sostegno al reddito. L’Istituto ha inoltre precisato che, nel più breve tempo possibile, le somme verranno nuovamente conteggiate e ai destinatari della misura verrà concessa l’integrazione. Non si tratta della totalità dei beneficiari ma, come specifica l’Inps, di “una platea parziale di beneficiari”.

I problemi tecnici non sono meglio specificati per ora. Tuttavia, non sembra essere un problema irrisolvibile. Almeno in apparenza. E’ comunque possibile ipotizzare cosa sia successo alla luce delle ultime novità in senso legislativo sul Reddito di Cittadinanza. La Legge di Bilancio 2022 ha modificato in modo sostanziale l’impostazione generale della misura, con l’obiettivo di ridurne progressivamente l’utilizzo. Alcune modifiche, però, hanno riguardato anche la rata mensile, calcolata in riferimento al reddito familiare. Il quale, a sua volta, è determinato dall’Isee.

Reddito di Cittadinanza e non solo: quali sono gli strumenti di assistenza

La determinazione del Reddito di Cittadinanza tiene conto dell’Isee familiare, ottenuto presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), sommando redditi e trattamenti esenti dall’Irpef. Per l’anno 2022, verranno quindi considerati tutti i redditi e i trattamenti percepiti dai componenti del nucleo familiare. In particolare, fra i cosiddetti trattamenti assistenziali rilevanti rientrano gli Assegni al nucleo familiare, così come gli assegni erogati dai Comuni ai nuclei numerosi, ma anche l’assegno e la pensione sociale, oltre che la carta acquisti. La nuova disciplina in materia comporta delle variazioni da una rata all’altra a seconda di quanto percepito fra redditi e trattamenti vari. Chiaramente, lo stesso discorso si applica anche alla Pensione di Cittadinanza.

Le principali variazioni si registrano nel caso di superamento delle soglie previste dalla normativa, di decadenza del beneficio e di reiezione della domanda presentata durante la prima istruttoria. Ne consegue che il Reddito di Cittadinanza dovrà essere monitorato al momento dell’accredito, per verificare che la rata accreditata sia corrispondente a quanto disposto. Il servizio per la verifica è fornito dalla sezione dedicata di MyInps, accedendo al portale dell’istituto tramite il proprio Spid. Una conferma ulteriore della necessità dell’identità digitale, anche per mantenere la vigilanza attiva sulle proprie agevolazioni. In questo caso, su uno strumento fondamentale di sostegno al reddito familiare.

Published by
Damiano Mattana