Per aprire uno store di cannabis light e restare nei limiti della legalità occorre conoscere alcune importanti direttive da mettere in pratica.
L’apertura di un negozio di marijuana legale è legata ad alcune specifiche condizioni. Scopriamole insieme prima di intraprendere questa attività imprenditoriale.
La cannabis leggera è legale in Italia secondo la Legge 242. Può essere utilizzata ad uso alimentare sfruttando l’olio oppure i semi per il pane. Inoltre, la cannabis è utilizzabile nel settore tessile e in quello della bioedilizia. Dal punto di vista medico, poi, può essere prescritta in relazione ad alcune patologie specifiche come la sclerosi multipla, la chemioterapia, l’HIV, la perdita di peso per anoressia, il dolore oncologico e cronico, per il glaucoma o la sindrome di Tourette. Il largo uso è legato alle proprietà benefiche e al sapore piacevole e, nel tempo, la richiesta continua ad aumentare sempre più. Per questo motivo può essere un’idea imprenditoriale aprire uno store di vendita della cannabis light.
L’iter di apertura di uno store di cannabis leggera prevede inizialmente la richiesta dei permessi al comune per proseguire, poi, con la scelta di un locale a norma e dei fornitori da cui acquistare il prodotto. Una parte importante della procedura prevede la messa in regola dal punto di vista fiscale con l’apertura di una posizione con riferimento ad uno specifico codice Ateco.
La marijuana legale è ormai in vendita in diversi paesi, anche Europei, sia a scopo curativo che ricreativo. Si vendono, poi, anche i semi, i fertilizzanti naturali, i materiali per la coltivazione delle piante e del terreno per puntare ad una produzione rigogliosa e biologica. Da qui la decisione di aprire uno store ad hoc, in franchising oppure in assoluta autonomia. Il primo format offre decisamente più vantaggi come un minore investimento iniziale e maggiori possibilità di riuscita. In ogni caso, l’iter da seguire è lo stesso di un qualsiasi altro negozio.
La richiesta dei permessi al comune è fondamentale per poter realizzare la propria idea imprenditoriale. Occorrerà, nel frattempo, scegliere un locale a norma. Le Leggi vigenti identificano come funzionale un ambiente dotato di bagno, con una buona areazione, una porta che si apre verso l’esterno e impianti elettrici a norma. E’ importante, indipendentemente dalla normativa, la scelta della posizione del locale. Dovrà essere ben visibile, più vicino al centro che alla periferia e in una zona abbastanza trafficata sia dai pedoni che dai veicoli. La presenza di parcheggi vicini rappresenterà una spinta in più per il successo dell’attività.
E’ indispensabile, per non rischiare provvedimenti legali, scegliere il giusto codice Ateco e l’inserimento nella corretta categoria di vendita di sementi e prodotti di giardinaggio. Occorre, dunque, aprire una partita IVA e registrarsi come lavoratore autonomo. Per portare al successo il proprio progetto è necessario avere un buon piano iniziale, calcolare ogni spesa da effettuare e i possibili introiti. La pubblicità, poi, è un’arma vincente e i social possono aiutare molto in tal senso. In conclusione, idee chiare, rispetto della normativa e prodotti di qualità consentiranno di aprire il proprio store di cannabis light e portarlo al successo.