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Attualità

Supermercati: “sbrigatevi a fare scorta”, il messaggio inquietante su WhatsApp

I costi in salita sono reali ma gli scaffali vuoti dei supermercati non è un rischio. Attenzione alle false notizie, come quella che circola su WhatsApp.

 

In tempi difficili come questi, incappare in una truffa è tutt’altro che infrequente. Il problema è che, proprio frangenti complicati come quelli che viviamo, possono essere sfruttati per creare panico fra la popolazione.

Foto © AdobeStock

I canali sono sempre i soliti, ovvero quelli di internet. E negli ultimi giorni, il riverbero della crisi economica portata dal pericolosissimo mix fra guerra e pandemia ha già prodotto degli effetti in tal senso. La provvisoria (e limitata) emergenza di alcuni supermercati, durata appena un paio di giorni, è stata dovuta allo sciopero degli autotrasportatori, indetto per i rincari sul costo del carburante. Tuttavia, il timore già avuto in lockdown di un deficit nelle scorte, soprattutto alimentari, si è riaffacciato per un breve momento. Anche per le notizie susseguite sulle conseguenze delle sanzioni alla Russia, che hanno portato in alto i prezzi delle materie prime e innescato un’ulteriore serie di rincari abbastanza rischiosa per gli approvvigionamenti.

Niente, però, che abbia potuto in qualche modo svuotare i supermercati. I quali, come sempre, continuano a fornire il loro servizio e a garantire le scorte necessarie, sia degli alimenti che degli altri beni venduti. Quello che, secondo un messaggio circolato in queste ore su WhatsApp (e diventato in breve tempo virale), potrebbe venir meno. Il post in questione, rapidamente condiviso da migliaia di persone, adduce allo sciopero dei tir e alla guerra fra Russia e Ucraina la responsabilità dello svuotamento dei supermercati. Un problema che, al momento, non è in alcun modo presente nei rivenditori italiani. Una fake news in sostanza. Eppure, come sempre accade, il rimbalzo di un’informazione falsa può fare grossi danni.

Fake news sui supermercati vuoti: cosa dice il messaggio

Il messaggio che gira su WhatsApp mette in evidenza una situazione reale, come quella della crisi economica, esagerandone però gli effetti a breve termine. Si tratta del classico vocale registrato, nel quale si attribuisce alla guerra la responsabilità dei supermercati vuoti, invitando la cittadinanza a sbrigarsi nel fare scorte. Nell’audio si cita persino una sedicente fonte, ovvero due parenti di chi parla, i quali lavorerebbero rispettivamente come impiegato in un ufficio e responsabile in un supermarket. Il vocale, in un approssimato dialetto presumibilmente campano, indica la “settimana prossima” come quella buona per vedere gli scaffali vuoti. Della stessa pasta un altro messaggio, stavolta in forma scritta.

In questo caso non si parla di guerra ma semplicemente dello sciopero degli autotrasportatori. Una situazione reale ma che, allo stato attuale, non potrebbe provocare un’emergenza simile. Al massimo un ritardo nella ri-disposizione della merce ma, al momento, l’emergenza dello sciopero sembra rientrata. E anche la questione del ritardo è stata relativa ad alcuni supermercati di determinati territori italiani. Occhio, quindi, a prestare fede a un messaggio privo di fonti autorevoli circolante sui canali di comunicazione più battuti. E’ bene sapere che chi diffonde false notizie potrebbe incorrere in conseguenze pesanti. Anche se un reato specifico non esiste, potrebbero manifestarsi le condizioni per la diffamazione e il procurato allarme. Il rischio è l’arresto fino a 6 mesi e un’ammenda da 10 a 500 euro.

Published by
Damiano Mattana