L’INPS introduce novità per i cittadini over 55 che possono richiedere la Naspi in caso di licenziamento. Scopriamo i nuovi requisiti previsti nell’anno in corso.
La Legge di Bilancio 2022 stabilisce le nuove linee guida sulla Naspi per le persone sopra i 55 anni che hanno perso involontariamente il lavoro.
Il Governo aiuta chi perde il lavoro per licenziamento o per dimissioni per giusta causa consentendo di richiedere la Naspi, l’indennità di disoccupazione. Si tratta di un sostegno erogato sotto forma di assegno mensile il cui importo dipende dalla retribuzione percepita e dal contratto di lavoro. La Legge di Bilancio 2022 introduce dei cambiamenti che interessano principalmente i cittadini sopra i 55 anni. Parliamo di persone che incontreranno maggiori difficoltà nella ricollocazione nel mondo del lavoro.
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La Naspi è un’indennità richiedibile da chi perde il lavoro involontariamente. La durata è pari alla metà del numero di mesi di lavoro dei quattro anni precedenti al licenziamento e non può superare i 24 mesi. Le novità introdotte nel 2022 riguardano la platea di beneficiari della misura che si allarga coinvolgendo gli operai agricoli a tempo indeterminato e i lavoratori con contratti di lavoro stipulati presso cooperative o consorzi che si occupano della trasformazione, della manipolazione e commercializzazione di prodotti zootecnici e agricoli.
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In più, nel 2022 cade la richiesta dei trenta giorni minimi effettivi di lavoro nel corso degli ultimi dodici mesi mentre resta attiva la condizione relativa alle tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti. I lavoratori over 55, poi, avranno un bonus relativo al decalage del 3%.
La Legge di Bilancio 2022 stabilisce che i cittadini over 55 rimasti senza lavoro potranno avere la Naspi ad importo pieno per due mesi in più rispetto ai soggetti under 55. Il decalage del 3%, infatti, scatta a partire dall’ottavo mese e non dal sesto mese come per i lavoratori più giovani (il decalage nel 2021 partiva dal quarto mese, nel 2022 dal sesto).
Tra i requisiti da rispettare per richiedere la Naspi citiamo il licenziamento per cause involontarie e le dimissioni per giusta causa. Possono richiedere l’indennità anche coloro che sono stati licenziati per motivi disciplinari e le persone che hanno raggiunto un accordo con il datore di lavoro tramite risoluzione aziendale. Per quanto riguarda la tipologia di contratto possono avanzare richiesta i lavoratori apprendisti, con contratti a tempo determinato nel settore pubblico, subordinato nel settore artistico, indeterminato nel settore privato, agricolo e il lavoratori soci di cooperative.
La domanda di Naspi dovrà essere inoltrata all’INPS rispettando precise tempistiche. Rimanendo entro gli otto giorni dal licenziamento la decorrenza del pagamento dell’indennità inizierà dell’ottavo giorno. Superando tale lasso temporale la decorrenza inizierà dal giorno successivo. Ricordiamo che per inoltrare la richiesta occorrerà essere in possesso dell’identità digitale necessaria per accedere al portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.