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Bonus e indennità

Contributi e arretrati: aiuti rafforzati dall’Inps a chi è più in difficoltà

In caso di decesso del titolare della Pensione di Cittadinanza, il coniuge superstite dovrà aggiornare la sua situazione reddituale per beneficiarne dei contributi.

 

C’è differenza se, in un nucleo familiare, il contributo al reddito complessivo arriva da più persone. A meno che l’eventuale unico lavoratore non percepisca uno stipendio particolarmente elevato.

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Questo, nella maggior parte dei casi, non succede. Lo stipendio può essere onesto ma non tale da garantire a una famiglia intera di basarsi esclusivamente su di esso. Per questo, mediamente, un nucleo familiare cerca di beneficiare quantomeno di una doppia entrata. Circostanza che non sempre riesce, sia per il momento attuale dell’occupazione in Italia, sia per i casi a cui la vita può metterci davanti. Non è un caso che le principali agevolazioni, a livello di contributi e sul piano fiscale, siano indirizzate alle famiglie monoreddito. Fra queste, chiaramente, figurano quelle che hanno subito un lutto.

Una situazione drammatica sul piano emotivo ma, inevitabilmente, anche sul piano della sussistenza. Perché alla difficoltà di proseguire la propria vita senza una persona cara, magari un coniuge, si aggiunge quella di dover far fronte ai problemi senza più il suo aiuto. L’Inps ha provato a intervenire per cercare di alleviare perlomeno questo lato del dramma, arrivando ad accreditare fino a 655 euro in più sulle pensioni di reversibilità, in caso il coniuge superstite versi in particolari condizioni di difficoltà economica. I contribuenti che rientrano in questa fascia, sono quelli che di fatto ricevono i maggiori sostegni dallo Stato.

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Va ricordato che anche le persone che hanno alle spalle pochi anni di contributi possono spettare delle pensioni minime. In alcuni casi anche superiori ai 500 euro, sempre a seconda della soglia reddituale dichiarata tramite Isee. Sarà questo, infatti, lo strumento imprescindibile per dimostrare di versare effettivamente in condizioni economiche precarie. I parametri relativi al reddito familiare saranno indicativi e inappuntabili, includendovi anche l’eventuale possesso di beni immobili e, chiaramente, le retribuzioni da lavoro, oltre che gli assegni pensionistici. Questi ultimi figurano fra gli strumenti di sussistenza ma possono essere affiancati anche da altri, finalizzati a sostenere finanziariamente chi, ad esempio, si ritrova in difficoltà da questo punto di vista per vedovanza.

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Chi presenta un nuovo Isee dopo tale fatalità, potrà mantenere alcuni sussidi previsti semplicemente aggiornando i propri dati reddituali. Questo soprattutto nei casi in cui il coniuge deceda prima di essere arrivato all’età pensionabile. Stesso discorso nel caso in cui a mancare sia il titolare della Pensione di Cittadinanza. In questa circostanza, l’Inps concede alcuni ammortizzatori economici. Nel caso della PdC, però, occorre ricordarsi che non si tratta di un trattamento previdenziale e, quindi, non è soggetto direttamente alla reversibilità. Per questo è necessario indicare la variazione del proprio stato reddituale tramite modello Isee. E questo dovrà avvenire entro due mesi dal decesso del beneficiario. Una volta riconosciuto il diritto all’accesso, l’Inps provvederà all’erogazione e anche alla compensazione degli arretrati.

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Damiano Mattana