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Lavoro e pensioni

Lavorare dopo la pensione, attenzione: le regole che è meglio conoscere

Per ogni lavoratore l’età della pensione rappresenta il traguardo finale. La stragrande maggioranza lo taglia con entusiasmo per iniziare una vita vissuta di rendita e godersi finalmente la vecchiaia. Ma c’è qualcuno che, nonostante possa farne a meno, vuole comunque continuare a lavorare.

I motivi per scegliere di lavorare dopo la pensione possono essere tanti: la passione per il proprio lavoro, la voglia o la necessità di guadagnare qualche soldo extra e arrotondare la pensione, oppure semplicemente la ricerca di un’occupazione (anche part time) per non annoiarsi troppo in casa.

Andare in pensione e continuare a lavorare

Per prima cosa dovrai sapere quali sono le regole per lavorare in pensione, cosa prevedono la legge e il fisco. Meglio evitare problemi con il lavoro in nero a sessant’anni, giusto?

Secondo, ti serviranno delle idee per lavorare dopo la pensione. Alcuni lavori si prestano meglio di altri in età avanzata, dove l’esperienza è tanta ma il fisico va preservato (sì, ci sono anche opportunità per pensionati da casa).

In Italia un lavoratore che raggiunge l’età pensionabile (67 anni per la pensione di vecchiaia) non ha l’obbligo di andare in pensione e può continuare a lavorare, ma con alcune regole precise.

Cosa c’è da sapere per poter lavorare dopo la pensione

La prima è semplice ma basilare: per fare domanda di pensione bisogna prima terminare il rapporto di lavoro corrente. Si tratta di una formalità, ma non è possibile andare in pensione e continuare a lavorare nello stesso momento. Una volta che la domanda è stata accolta il pensionato può essere riassunto come dipendente o rimettersi in proprio.

Una volta cessato l’impiego subordinato e liquidata la pensione, è possibile trovare un nuovo lavoro, quindi reimpiegarsi, senza che il trattamento pensionistico venga sospeso o ridotto: le pensioni dirette di vecchiaia, di anzianità ed anticipate sono infatti pienamente compatibili, dal 2009 con i redditi derivanti da un’attività lavorativa.

Cumulo pensione e redditi da lavoro

La seconda regola da sapere è che i redditi percepiti dal nuovo lavoro in pensione si possono cumulare con l’assegno pensionistico. Il cumulo pensione vale:

  • per la pensione di vecchiaia (quella post-67 anni);
  • con il pensionamento anticipato tramite opzione donna.

Lavorare dopo la pensione: limitazioni

Chi percepisce un assegno di invalidità o una pensione di reversibilità è soggetto ad alcune limitazioni di reddito, così come chi esce dal mondo del lavoro con l’opzione Quota 100 (62 anni + 38 di contributi).

In questo caso, infatti, il pensionato può accumulare reddito da lavoro e pensione solo svolgendo una prestazione occasionale che non superi però i 5.000 euro lordi l’anno. Al raggiungimento dell’età pensionabile effettiva (67 anni) il divieto di cumulo pensione con Quota 100 cade.

Pensione e reddito da lavoro non sono mai cumulabili invece per chi percepisce una pensione di inabilità.

Lavorare dopo la pensione: bisogna versare i contributi?

I pensionati che continuano a lavorare devono comunque versare i contributi all’INPS per la loro attività lavorativa.

Questo non serve solo per essere in regola e non lavorare in nero, ma va anche a vantaggio del pensionato, perché i contributi versati aumentano l’importo dell’assegno pensionistico.

Lavorare in pensione, quindi, permette di guadagnare due volte: una con il reddito da lavoro e l’altra con l’aumento della pensione di vecchiaia. L’incremento sull’assegno però non è automatico, ma può essere richiesto:

  • dopo 2 anni, per chi ha già l’età pensionabile;
  • dopo 5 anni, per i lavoratori che hanno ottenuto la pensione anticipata.

Contratti di lavoro per pensionati

Chi vuole lavorare in pensione può farlo sia come lavoratore autonomo che come dipendente. Normalmente per un pensionato si preferiscono contratti da dipendente speciali come i Co.Co.Co. (collaborazione continuata e continuativa) oppure per piccole prestazioni occasionali. In genere, vista l’età, si preferiscono collaborazioni part time piuttosto che le 8 ore.

L’alternativa è mettersi in proprio e lavorare dopo la pensione con partita IVA. In questo caso non c’è alcuna restrizione per pensionati: valgono le stesse regole dei lavoratori autonomi, inclusa la possibilità di aprire una partita IVA optando per il regime fiscale forfettario.

Come si può assumere un pensionato?

Assumere un pensionato si può: il pensionato deve essere assunto in regola, quindi con un regolare contratto e non certamente in nero! La tipologia contrattuale viene decisa dall’imprenditore e dal pensionato di comune accordo, ma anche in questo non ci sono limiti: si può stipulare con Co.co.pro.
Assumere un pensionato si può: il pensionato deve essere assunto in regola, quindi con un regolare contratto e non certamente in nero! La tipologia contrattuale viene decisa dall’imprenditore e dal pensionato di comune accordo, ma anche in questo non ci sono limiti: si può stipulare con Co.co.pro.

Opportunità lavorative per pensionati, tante le possibilità

Il mondo del lavoro apre le porte ai pensionati, più che mai nell’era moderna. Basta avere idee, una buona condizione fisica, e magari percorrere due strade. Una è quella di ripartire dalle conoscenze della propria esperienza precedente. L’altra è di certo quella di coltivare le proprie passioni. Molti pensionati trasformano gli hobby di una vita nel lavoro che sognavano di svolgere da anni.

Lavorare dopo la pensione, il consulente

Dopo una vita passata a lavorare nel tuo settore hai raccolto successi, delusioni e soprattutto un mare di esperienza. Offrire questo prezioso know how a giovani e aziende come consulente esterno è un ottimo modo per continuare a lavorare dopo la pensione.

Trova un’azienda in cerca di un esperto senior per il proprio business, oppure apri la tua partita IVA e proponiti a più società. Non devi necessariamente viaggiare tutta la settimana per guadagnare con le tue competenze: oggi puoi offrire consulenze online anche da casa, attraverso una piattaforma specializzata o un’app di videoconferenza.

Riparazioni

Hai lavorato per anni come manutentore o hai una certa manualità con le riparazioni? Sempre meno persone possiedono queste competenze e chiederebbero aiuto volentieri a un esperto.

Se sei in pensione puoi affiancare un’officina, un idraulico o un elettricista nelle piccole-grandi riparazioni più disparate, oppure lavorare da solo come tutto fare nella tua zona. Ci sono migliaia di anziani soli o giovani che richiedono piccole manutenzioni: risolvi i loro problemi nel tuo tempo libero e arrotonderai la tua pensione.

Dare ripetizioni private

Per una maestra di scuola primaria o un professore andare in pensione significa lasciare la propria vocazione di insegnante. Se però hai delle ore a disposizione e vorresti fare qualche soldo extra puoi sempre proporti per offrire lezioni private.

Puoi fare domanda per ottenere una cattedra nelle Università per la terza età, oppure attrezzarti per accogliere studenti o adulti in casa tua (ricorda di metterti in regola con il fisco).

Sei tu a gestire i tuoi orari di lavoro post pensione, senza stress e grossi sforzi. Vista la tua esperienza puoi richiedere un compenso orario abbastanza elevato (anche 15/20 euro l’ora) e se scegli di lavorare da casa non hai praticamente alcun costo fisso.

Traduttore / trascrittore

Se hai un’ottima dimestichezza con una o più lingue straniere e sai lavorare con scioltezza al computer ecco un altro lavoretto occasione da fare una volta in pensione: il traduttore.

Fare traduzioni accurate è una mansione molto richiesta online, e se hai voglia di cimentarti un po’ puoi arrotondare la pensione nel tuo tempo libero.

Autista privato

Un’opportunità per pensionati che va molto forte negli Stati Uniti è l’autista per auto a tempo perso. Sono in tanti i pensionati che scontenti del proprio reddito mettono a disposizione la propria macchina per dare passaggi con Uber o Lyft.

In Italia il trend è meno sviluppato, ma nelle grandi città c’è comunque la possibilità di arrotondare la pensione. I vantaggi di lavorare in questo modo sono notevoli: nessun vincolo, orari flessibili e possibilità di iniziare subito a guadagnare.

Ci vuole un briciolo di dimestichezza con le app, dopodiché non ti resta che pensare alla strada e trascorrere un po’ di tempo fuori casa rendendoti utile per gli altri.

Con un buon curriculum, le giuste conoscenze e i requisiti in regola puoi anche trovare lavoro come autista privato per famiglie benestanti o aziende di alto livello.

Concierge di hotel

Diversi alberghi offrono il servizio di portierato 24/7. Coprire tutti i turni richiede un grosso ricambio di personale, spesso insufficiente. Se hai avuto esperienza nel settore dell’accoglienza (anche non per forza in hotel) puoi lavorare in pensione come concierge alcune ore a settimana.

L’attività di portiere è gratificante, le mansioni spesso sono poco faticose. Sarai sempre a contatto con persone diverse, offrendo consigli sulla tua città e aiutando gli ospiti della struttura a sentirsi come a casa.

Una buona opportunità per uscire di casa e dimenticarsi della vita da pensionato guadagnando qualche soldo in più.

Assistente fiscale

Alcuni commercialisti o esperti di fisco in pensione offrono la propria competenza per aiutare i privati nella compilazione del modello 730. È una grossa responsabilità e comporta dei picchi di lavoro all’avvicinarsi delle scadenze, ma per il resto è un’attività flessibile e a basso rischio. Ideale per chi vuole lavorare da casa in pensione.

Hai competenze (aggiornate) in materia di fisco e tasse? Puoi proporti come assistente fiscale e supportare conoscenti e amici per gli adempimenti fiscali.

Pet sitter

Se ami gli animali e ti piace passare del tempo con loro uno dei lavori da fare in pensione è quello del pet sitter (assistente per animali). È una figura specializzata nella cura e custodia degli animali domestici, pensata per chi non può badare al suo migliore amico durante la giornata.

Come pensionato puoi proporti di tenere il cane o il gatto di un altro padrone, e guadagnare qualche soldo in più a fine mese. Le mansioni non sono così complesse: potresti dar loro da mangiare, portarli a fare una passeggiata o tenergli un po’ di compagnia.

Decidi se accoglierli in casa tua o se fare il pet sitter a domicilio, in qualsiasi orario ti faccia comodo. Trova un animale da accudire tramite passaparola o su piattaforme online.

Lavorare dopo la pensione: organizzazioni non profit

Molti enti e organizzazioni non profit portano avanti cause nobilissime e hanno spesso bisogno di collaboratori, anche occasionali. Nel loro organico accettano giovani, adulti e anziani senza troppa selezione, disposti a collaborare all’obiettivo comune.

Alcune organizzazioni cercano volontari, altre invece offrono piccoli contratti o rimborso spese per i loro membri. Una volta in pensione, se hai a cuore uno di questi gruppi, puoi partecipare alle loro attività e provare ad arrotondare qualcosa.

Nella maggior parte dei casi il compenso è molto basso, ma per chi copre un ruolo chiave può essere anche interessante. In più puoi offrire il tuo tempo come desideri e spenderti per il sociale, l’ambiente o altro ancora.

Apri un bed & breakfast

Molti anziani sognano di lasciare il lavoro e andare in pensione aprendo un bed & breakfast a gestione famigliare. Affittare camere a turisti o lavoratori è un modo perfetto per guadagnare e mantenersi attivi allo stesso tempo, coltivando la passione per il territorio e incontrando sempre nuove persone.

Possiedi un immobile particolarmente interessante? Prova a sistemarlo per dare in affitto le tue camere. Dovrai chiedere informazioni dettagliate sulle normative in vigore sul tuo territorio, le imposte e le regole da seguire (soprattutto in periodo Covid).

Custode

In molti contesti il mestiere del custode si sposa bene con la figura del pensionato. È un’attività poco stressante, con un ritmo di lavoro lento e lunghi momenti liberi durante la giornata, spesso a contatto con le persone e all’aria aperta.

Lavorare come custode in pensione prevede di saper svolgere della piccola manutenzione o controllare gli accessi alla struttura. A seconda degli accordi presi con il proprietario possono essere richieste mansioni extra (da valutare in base alla propria età), fino all’obbligo di vivere stabilmente dentro l’edificio.

Lavorare dopo la pensione: Pittore o artista

Dedicarsi all’arte è un ottimo modo per lavorare in pensione. Puoi iniziare e smettere quando vuoi, coltivare la tua passione e magari guadagnare qualche soldo extra.

Se hai vissuto l’intera vita dedicandoti ai lavori creativi puoi aprire una piccola galleria personale ed esporre le tue creazioni. Oppure puoi trasferire il laboratorio a casa e sfruttare i nuovi canali online per guadagnare dipingendo.

Lavorare dopo la pensione: cariche pubbliche elettive

Se il reddito conseguito è un’indennità comunque connessa a cariche pubbliche elettive, è pienamente cumulabile con la pensione d’invalidità o inabilità specifica e con l’assegno ordinario d’invalidità. Non si tratta, comunque, di un reddito di lavoro.

Attività d’impresa autonoma

I redditi di impresa non connessi ad attività di lavoro sono pienamente compatibili con la percezione della pensione quota 100, anche se il pensionato ha meno di 67 anni e a prescindere dal loro ammontare.

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Giudice di pace

Le indennità percepite per l’esercizio della funzione di giudice di pace sono pienamente compatibili con la percezione della pensione quota 100, anche se il pensionato ha meno di 67 anni e a prescindere dal loro ammontare. Inoltre, le indennità sono pienamente compatibili con la pensione d’invalidità o inabilità specifica e con l’assegno ordinario d’invalidità.

Published by
Alfredo Iannaccone