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Bonus e indennità

Superbonus 110%, a rischio gli sconti in fattura: ecco perché

Accorgimenti antifrode a rischio per il Superbonus e gli altri bonus edilizi. Un giro di vite che entrerà in vigore con la nuova Manovra.

Foto © AdobeStock

Una ventata di novità per il Superbonus 110%, sia nell’accezione positiva del termine che dal punto di vista delle restrizioni. Nonostante la proroga, seppur in forma decrescente, arrivata con la Legge di bilancio, l’agevolazione per gli interventi sugli immobili conoscerà qualche sterzata anche in ottica sicurezza, con alcuni accorgimenti volti a scongiurare possibili frodi nell’utilizzo. Questo perché, nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate ha continuato a bloccare numerose richieste, riscontrando irregolarità più che altro sul piano dei requisiti. Lo stesso vale per altri bonus edilizi, anch’essi ritenuti non immuni alla possibilità di frodi.

Le principali forme di agevolazione concesse, lo sconto in fattura e la cessione del credito, finiscono quindi nel mirino del Fisco. Il problema riguarda principalmente la fruizione del bonus da parte di chi, a controlli fatti, potrebbe risultarne privo di diritto. Per questo, durante le discussioni sulla Manovra, la continuazione dei bonus edilizi è stata per lungo tempo in bilico. Soprattutto il Superbonus, che in effetti ha alla fine subito una programmazione a riduzione progressiva, fino alla cancellazione entro il qualche anno.

Superbonus 110%: cosa potrebbe cambiare per lo sconto in fattura

Da quando si è insediato, il Governo Draghi ha bloccato bonus edilizi per un totale di 4 miliardi di euro. Il che, in sostanza, conferma i sospetti legati alle attribuzioni indebite, concesse tuttavia prima che le irregolarità fossero emerse. C’è da dire che, in molti casi, le incongruenze riscontrate sono frutto di violazioni inconsapevoli o anche di errori in fase di inoltro della domanda. Le principali irregolarità sono state riscontrate laddove il beneficiario ha richiesto lo sconto in fattura, ovvero un’agevolazione immediata rispetto alla cessione del credito. Anche questa forma di fruizione, però, non sarebbe immune dalle frodi. Anzi, il meccanismo stesso favorirebbe le violazioni, rendendo quindi necessario il lavoro sul decreto antifrode.

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Anche in questo caso, però, ci sarebbe l’effetto collaterale del rallentamento o, addirittura, della rinuncia preventiva al bonus, rendendo vano lo stanziamento delle risorse. La proroga comunque ci sarà, per tutti i vari bonus edilizi già previsti e rafforzati in tempo di pandemia. Il Superbonus del 110% consentirà ancora di accedere sia alla cessione del credito che allo sconto in fattura, con un rafforzamento preventivo dei controlli. Piuttosto che bloccare un’opera già in atto, quindi, il Fisco andrà a svolgere degli approfondimenti sull’affidabilità fiscale dei soggetti coinvolti. Per la serie, prevenire è meglio che curare.

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Damiano Mattana