Buoni+fruttiferi+o+libretti+di+risparmio%3F+Cosa+conviene+di+pi%C3%B9+a+Natale
contocorrenteonlineit
/2021/12/15/buoni-fruttiferi-libretti-postali-convenienza/amp/
Economia e Finanza

Buoni fruttiferi o libretti di risparmio? Cosa conviene di più a Natale

La scelta si basa su prerogative diverse ma sia i buoni fruttiferi che i libretti godono della garanzia statale. Un buon viatico, a cui si aggiungono le necessità degli investitori.

Foto © AdobeStock

Buoni fruttiferi o Libretti di risparmio? Avere un tesoretto da investire e scegliere di farlo con Poste Italiane, mette il risparmiatore di fronte a un discreto ventaglio di scelte. C’è da dire che si tratta di strumenti diversi fra loro, adattabili alle più diverse circostanze: dal semplice desiderio di gestione del proprio denaro a quello di ottenere un rendimento a lungo termine. Ecco perché è sempre bene conoscere a fondo gli strumenti a disposizione e, in questo modo, capire in quale direzione convogliare i nostri risparmi. Consapevoli che le soluzioni variano a seconda che si scelga di investire o di conservare.

Poste Italiane, in questo senso, offre buone alternative. I buoni fruttiferi portano alla lunga dei rendimenti interessanti, mentre il libretto di risparmio consente un accantonamento privo di costi di commissione se tenuto al di sotto di una certa soglia. A meno che non si scelga una determinata offerta, come vedremo in seguito. La cosa positiva che riguarda entrambi gli strumenti è la garanzia statale. Per il resto, si tratta di sistemi diversi per investire i propri risparmi. E con rendimenti differenti.

Buoni fruttiferi o libretti postali: quale scegliere a dicembre 2021

Per quanto riguarda i buoni fruttiferi, a metà dicembre spiccano i 4×4 e i 3×4. Ovvero, prodotti che consentono di investire per un lasso di tempo piuttosto ampio (16 anni il primo, 12 il secondo). Entrambi, inoltre, permettono rendimenti fissi crescenti, oltre che una flessibilità di rimborso. Il 3×4, ad esempio, può essere richiesto in ogni momento. Per il 4×4, invece, si ragiona a scaglioni quadriennali: si potrà procedere alla richiesta di riconoscimento dopo 4, 8 o 12 anni. Al momento della domanda, inoltre, si otterrà anche il riconoscimento degli interessi maturati, che per i buoni fruttiferi 3×3 scattano dopo 3, 6 e 9 anni. Nel caso dei buoni 4×4, gli interessi lordi annui saranno dello 0,20%, 0,30%, 0,40% e 0,75%, rispettivamente dopo 4, 8, 12 e 16 anni. Su un investimento ad esempio di 2.500 euro, il valore a scadenza sarà di 2.779,79 euro. Di 2.634,92 euro per il 3×4.

LEGGI ANCHE >>> Buoni fruttiferi postali, sono un valido strumento di investimento?

Per quanto riguarda i libretti di risparmio, invece, per ottenere una rendita meglio optare per lo Smart. Su tale strumento, infatti, sarà attivabile l’offerta Supersmart, utile per ottenere un tasso di interesse più alto una volta arrivati a scadenza. Il tasso base si attesta infatti allo 0,001%, mentre con l’offerta in questione salirebbe allo 0,40%. A una condizione però: l’accantonamento minimo di 1.000 euro. In caso di interruzione anticipata del percorso, sia sull’offerta base che sulla Supersmart, sulle somme accantonate sarebbero applicati i tassi d’interesse base pro tempore vigenti in quel momento.

Published by
Damiano Mattana