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Fisco e tasse

Regalare soldi, tutta la verità sul movimento di denaro senza notaio o comunicazioni al Fisco

Sarà possibile a Natale regalare soldi a figli e nipoti? La questione è spinosa in quanto ci sono dei nodi da sciogliere per non rischiare di commettere reato.

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Il Natale è in arrivo portando con sé luci, colori, musiche, menù delle festività e regali. Trovare la mattina del 25 dicembre tanti pacchetti sotto l’Albero di Natale è il momento tanto atteso soprattutto dai più piccini che non vedono l’ora di scartare il dono di Babbo Natale. Ad un certo punto, però, i bambini crescono, diventano grandicelli e scegliere il regalo giusto può rivelarsi difficile. Ci sono alcune classiche soluzioni – come uno smartphone nuovo – e poi c’è il buio, la totale incertezza su cosa incartare. In quest’ultimo caso può rivelarsi utile decidere di regalare soldi a figli e nipoti. Esigenza che spesso è necessaria per risollevare le sorti di un figlio in difficoltà. Attenzione, però, ad alcuni dettagli fondamentali.

Regalare soldi, come fare senza notaio e Fisco

Decidere di regalare soldi per Natale può essere un’ottima soluzione per evitare di cercare il dono perfetto. Occorre prestare, però, attenzione ai movimenti di denaro dato che il Fisco ha regole ferree in tal senso. La lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio, infatti, ha portato ad un aumento dei controlli sui conti correnti e in special modo sui trasferimenti di denaro, sui prelievi, i versamenti e sui bonifici.

I regali in denaro, dunque, potrebbero allertare il Fisco e far partire verifiche sull’operazione effettuata. Il cittadino, quindi, dovrebbe giustificare le sue azioni e convincere l’ente che non si tratta di entrate in nero o reati simili. Per evitare una trafila noiosa e una segnalazione al Fisco, è bene sapere se sono previsti importi limiti al di sotto dei quali non scatta l’allerta.

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Qual è l’importo da rispettare

La Legge non specifica le soglie da rispettare per non incorrere in verifiche. Mentre per i prelievi esistono dei limiti oltre i quali scattano i controlli, le donazioni in denaro non prevedono importi precisi. Un bel problema, dunque, per il cittadino che non ha punti di riferimento a cui aggrapparsi per non insospettire il Fisco.

In caso di bonifico, allora, è determinante inserire correttamente la causale indicando dettagliatamente il motivo del trasferimento del denaro e soprattutto verso chi avviene il passaggio. Un’altra informazione da conoscere fa riferimento al rapporto tra importo regalato e reddito di chi fa la donazione. La somma erogata dovrà, infatti, essere proporzionata alla situazione reddituale del donatore. In caso di importi eccessivi, però, è necessario che il trasferimento sia certificato da un notaio. Un atto pubblico, ad esempio, si rende necessario per somme superiori a 1 milione di euro dato che, in questo caso, è prevista l’applicazione dell’imposta del 4%.

Published by
Valentina Trogu