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Risparmio

Laureati in risparmio? Con questi piccoli consigli si può

Una ricetta standard per il risparmio quotidiano non esiste. Ma qualche piccolo accorgimento durante la giornata sì.

Foto © AdobeStock

Non di sole bollette vive il risparmio. Nel senso che non è solo quello il fronte sul quale far leva se non si vuole arrivare troppo alle strette a fine mese. Certo, la vita riserva sempre qualche sorpresa e nulla è pianificabile fino in fondo. Tuttavia, almeno in linea generale, organizzare la propria giornata per fare in modo che nel quotidiano vi sia meno spazio per gli sprechi è possibile. Nessuna conferisce una laurea in risparmio ma arrivare a un buon equilibrio fra gesti abitudinari e riduzione delle spese accresce quantomeno l’autostima.

Come fare dunque? Come detto, basta un po’ di buona volontà e, soprattutto, di attenzione. Cucina, automobile, giardino (per chi ce l’ha), attenzione ai piccoli gesti… le occasioni per non infierire sulle nostre tasche ci sono, basta saperle cogliere. Luce e gas, chiaramente, rappresentano le uscite più ingenti. Ma le accortezze per sprecare meno corrente elettrica potrebbero non bastare. Un piccolo intervento nel proprio stile di vita, al quale molti non fanno caso, riguarda proprio l’auto.

Piccoli gesti per un grande risparmio: lo stile di guida

Evitare di accendere l’aria condizionata quando la semplice apertura dei finestrini (e anche qui, come vedremo, ci sarebbe da discutere) potrebbe essere sufficiente. Il risultato sarebbe un buon 20% in meno di consumi in più durante l’anno. Stesso discorso per velocità, freni e marce. Tra 2.000 e 2.5000 giri motore, ad esempio, si raggiungerebbe un buon equilibrio rispetto ai consumi. Non è semplice ma nemmeno impossibile. Un buon aiuto sarebbe liberare l’auto da carichi inutili ed eccessivi che, molte volte, ci portiamo dietro senza ricordarcene.

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Si diceva dei finestrini. E’ vero che l’eccessivo utilizzo dell’aria condizionata inficia sui consumi ma è anche vero che lo stesso principio potrebbe applicarsi qualora si tenessero i vetri troppo abbassati. Il problema sarebbe, in questo caso, quello della resistenza dovuta all’aria che, soprattutto a velocità sostenuta, tenderà a entrare in auto. Aprirli solo un po’ (massimo a metà) potrebbe bastare per non sforzare troppo la macchina e non morire di caldo. Chiaro, detto così sembrerebbero accortezze prive di significato e scontate. Molto spesso non è così. Quindi un po’ di riassunto non guasta mai.

Published by
Damiano Mattana