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Fisco e tasse

Bollo auto cancellato, cosa accade adesso: l’iter per il contribuente

Il cancellamento dei debiti del bollo auto è vicino, cosa deve fare il contribuente affinché sia incluso nell’operazione?

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La data della rottamazione delle cartelle esattoriali è sempre più vicina e con essa anche la possibilità di dire addio ai vecchi debiti per i bolli auto non pagati. Gli automobilisti che non hanno pagato il tributo a tempo debito possono, ora, non pensarci più. Il Governo ha optato per un condono che metterà un punto al passato e darà il via ad una nuova fase in cui si ipotizza un sistema differente per riscuotere i debiti più velocemente.

Chi beneficerà del condono dei debiti del bollo auto

Il condono riguarda l’eliminazione dei debiti accumulati durante il decennio 2000/2010 da circa 2 milioni e mezzo di contribuenti. Condizioni per rientrare nel cancellamento della cartella sono un importo inferiore a 5 mila euro complessivi (inclusi interessi e sanzioni applicate) e una dichiarazione dei redditi inferiore a 30 mila euro lordi annui nel 2019.

Come procede la cancellazione

Lo scorso 30 agosto si è conclusa la fase di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate per controllare i redditi imponibili e consentire all’ente di riscossione di stilare una lista dei contribuenti debitori per il mancato pagamento del bollo auto. Verranno separati coloro che rientrano nei requisiti dai soggetti il cui reddito annuo è stato superiore ai 30 mila euro e che, di conseguenza, non verranno inseriti tra gli aventi diritto alla cancellazione del debito.

La procedura, dunque, è stata ultimata ma ora occorrerà attendere il 31 ottobre per poter assistere alla cancellazione materiale della cartella esattoriale. Entro il 30 novembre, poi, l’Agenzia delle Entrate notificherà agli enti che dovevano riscuotere i debiti l’avvenuto annullamento delle cartelle.

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Qual è il compito del contribuente?

Il contribuente potrà star fermo ad aspettare la cancellazione del debito. Non è richiesto, infatti, alcun intervento da parte del soggetto debitore. D’altra parte, l’Agenzia delle Entrate non ha alcun obbligo di avviso nei confronti del contribuente. L’interessato potrà controllare la sua posizione accedendo al portale dell’ente ed entrando nell’area personale. Il Fisco, dunque, dovrò contattare gli enti locali per comunicare le cartelle annullate ma non i soggetti “graziati” dal condono.

La posizione debitoria potrà essere controllata dal contribuente dal 1° dicembre e scoprire, così, se la propria cartella è stata annullata o meno.

Published by
Valentina Trogu