Conto+corrente%3A+l%26%238217%3BAgenzia+delle+entrate+spia+quelli+intestati+ai+coniugi
contocorrenteonlineit
/2021/06/25/agenzia-entrate-coniuge-controlli/amp/
Attualità

Conto corrente: l’Agenzia delle entrate spia quelli intestati ai coniugi

L’Agenzia delle entrate spia i conti correnti sospetti, questo è risaputo. Tra questi ci sono quelli intestati ai coniugi.

Foto di loufre da Pixabay

L’Agenzia delle entrate cosi come è noto e come è giusto che sia, studia, analizza e osserva tutti i movimenti sospetti o meno dei cittadini italiani. Un movimento sospetto non deve per forza essere caratterizzato da chissà quale vistosa caratteristica, anzi. Molto spesso i movimenti sospetti navigano nell’apparente calma della consuetudine. Il silenzio in questo caso, metaforicamente parlando, da l’illusione che tutto stia andando bene, e invece.

Fa parte ormai di un comune atteggiamento, abitudine o come si voglia dire, il fatto di intestare ad un coniuge, integralmente o meno, un conto corrente, cosi da avere una ulteriore via di scampo, eventualmente per questioni che riguardano l’evasione fiscale. L’operazione è molto semplice, si produce, si guadagna, non si fattura e si conservano, per cosi dire, gli utili su un conto corrente non intestato all’imprenditore o chissà cosa, in questione.

LEGGI ANCHE >>> In mancanza di riforme, la lotta all’evasione fiscale resta un’ utopia?

Conto corrente: quanto è lecito il controllo su un conto corrente intestato ad un coniuge

L’Agenzia delle entrate, in ogni caso, stando anche ad una serie di sentenze emesse nei mesi e negli anni passati dalla Corte di Cassazione, può liberamente intervenire, senza alcun preavviso quando avverte la possibilità di un illecito o comunque di una movimentazione poco chiara che potrebbe portare a casi di evasione fiscale o comunque in ogni caso di manovre poco chiare per omettere redditi e nasconderne nello stesso tempo la provenienza.

Questa condizione chiarisce una volta per tutte la posizione dell’Agenzia e potrebbe comportare, di conseguenza una maggiore cautela da parte dei cittadini contribuenti nel gestire determinate posizioni ed atteggiamenti. La pena in caso di scoperta di eventuale illecito è chiaramente equiparata a quella di riscontrata evasione fiscale, con tutte le dinamiche che ne conseguono.

LEGGI ANCHE >>> Evasione fiscale, la mission (forse) impossibile dell’Agenzia delle Entrate

Intestare, o cointestare un conto corrente ad un coniuge per sfruttarne l’ulteriore disponibilità, per cosi dire, per gestire pezzi di reddito, magari non dichiarati, non è sempre una gran cosa e soprattutto lecita. Un bene che questo si sappia e che in ogni caso, l’Agenzia delle entrate, è libera sempre e comunque di intervenire.

Published by
Paolo Marsico