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Economia e Finanza

Rivoluzione IVA: tanti cambiamenti previsti dal 1° luglio

L’Unione Europea cambia le regole dell’IVA per tutti i 27 paesi a partire dal 1° luglio 2021. L’obiettivo è rendere l’imposta più semplice ed equa.

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L’Unione Europea ha previsto una rivoluzione sull’IVA che partirà il prossimo 1° luglio 2021. Parliamo di un cambiamento delle regole dell’imposta volto a rendere la tassazione più equa per tutti e più semplice. La decisione è stata dettata dell’esigenza di modernizzazione del commercio elettronico transfrontaliero e comporterà l’ampliamento del mini sportello unico presente dal 1° gennaio 2015. Nascerà, così, uno sportello unico, OSS, il cui obiettivo sarà offrire una copertura di servizi e forniture maggiore.

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OSS, come funziona il nuovo sportello unico

Dal 1° luglio il riferimento per il commercio elettronico transfrontaliero sarà lo sportello unico. L’OSS prevede la copertura di tre regimi speciali, il regime UE, non UE e di importazione, grazie ai quali i soggetti passivi possono dichiarare e corrispondere l’IVA dovuta negli Stati Membri anche se non vi sono stabiliti. Basterà utilizzare un portale web dello Stato Membro in cui sono identificati.

Le dichiarazioni IVA OSS potranno, dunque, essere presentate elettronicamente dal soggetto passivo di uno Stato Membro di Identificazione specificando la prestazione e l’imposta dovuta. Tale dichiarazione dovrà avvenire trimestralmente nei regimi UE e non UE mentre nel regime di importazione sarà mensile.

La trasmissione delle dichiarazioni IVA

Le dichiarazioni IVA OSS complete di IVA corrisposta verranno trasmesse dallo Stato membro di identificazione agli Stati membri di consumo. La rete di comunicazione sarà assolutamente sicura. Ricordiamo che queste tipologie di dichiarazioni sono aggiuntive e non sostituiscono in alcun modo la dichiarazione IVA che il soggetto passivo deve comunque presentare al proprio Stato secondo i dettami del proprio Paese.

Un altro aspetto da sapere è che solo i soggetti passivi stabiliti fuori dall’UE possono utilizzare tutti e tre i regimi mentre chi è stabilito nell’Unione Europea può usufruire del regime UE e di importazione. Utilizzare l’OSS permetterà di evitare registrazioni in ogni Stato membro presso cui si forniscono beni o servizi. Una volta scelto, il regime OSS dovrà essere applicato per ogni Stato membro e per ogni fornitura.

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Cambiamenti pratici dal 1° luglio

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Dal 1° luglio i venditori online, i marketplace, i corrieri, le amministrazioni doganali e fiscali, dovranno rispettare le nuove direttive europee relative al commercio digitale. Dovranno, dunque, procedere con la registrazione presso lo Stato Membro in modo tale da poter dichiarare e versare l’IVA per ogni vendita effettuata a distanza e per tutte le prestazioni dei servizi transfrontalieri erogate ai clienti dell’UE. Il vantaggio è la riduzione delle pratiche burocratiche fino al 95%.

Un altro cambiamento riguarda la soglia limite delle vendite che dal 1° luglio sarà di 10 mila euro. Non superando tale limite, vendite e forniture saranno soggette all’IVA dello Stato membro di identificazione. Inoltre, verranno create nuove piattaforme online il cui compito sarà quello di semplificare la vendita dei beni e servizi e saranno segnalate nuove modalità di conservazione dei registri.

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Altre novità in arrivo

L’esenzione IVA per le spedizioni sotto i 22 euro sarà rimossa comportando, così, l’applicazione dell’imposta a tutte le transazioni di vendita. Saranno introdotte, poi, misure di semplificazione in caso di non utilizzo OSS per la vendita di merci di importazione dal valore inferiore ai 150 euro.

Published by
Valentina Trogu