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Categories: Attualità

WhatsApp, spiare i contatti non si dovrebbe ma si può: ecco un trucco da 007

WhatsApp è una continua scoperta di funzioni e trucchi poco noti che consentiranno di esaudire alcuni desideri. Non vorreste, ad esempio, spiare nella rubrica di amici o parenti?

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La curiosità supera ogni confine e riuscire a mettere a freno questo istinto richiede, spesso, delle abilità particolari come nel caso in cui si desideri conoscere il nome con cui gli amici ci hanno salvato nella rubrica di WhatsApp. Siamo noi i primi ad ideare soprannomi o frasi strane da attribuire ad amici, parenti e conoscenti per procedere, poi, con il salvataggio dei contatti sulla nota app di messaggistica. La maggior parte delle definizioni sono simpatiche e divertenti ma in alcuni casi potremmo lasciarci prendere la mano ed associare nomi non molto carini a persone di cui non abbiamo molta stima. La stessa debolezza potrebbero averla i nostri contatti e questo pensiero porta inevitabilmente a domandarci quale sarà il nostro soprannome nelle rubriche altrui.

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La rubrica di WhatsApp, un mix di originalità e simpatia

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La fantasia non ha limiti e volendo stilare una classifica dei nomi più buffi associati ai contatti su WhatsApp ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. Spesso il soprannome nasce dalle abitudini del povero amico, dall’aspetto fisico o da un alterazione del nome o del cognome. Ognuno di noi crede che la propria rubrica contenga i contatti più divertenti ed originali ma potendo sbirciare la lista dei nomi nelle rubriche dei vostri amici non vorreste farlo per scoprire innanzitutto con quale definizione vi hanno salvato?

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Come sapere con quale nome ci hanno salvato i nostri contatti

Per soddisfare la curiosità basterà ideare un motivo qualsiasi per chiedere all’amico o al parente di condividere con voi il vostro contatto. E’ una piccola sfida da affrontare, uno sforzo di ingegno per giustificare la richiesta. Una spia del calibro di 007 impiegherebbe poco tempo a gettare l’amo che con molta probabilità farà abboccare il contatto. A pochi, infatti, verrebbe in mente la possibilità che la condivisione mostrerà al destinatario il nome (soprannome o definizione) con cui è stato salvato.

Una volta inoltrata la richiesta occorrerà attendere ed augurarsi di non ricevere brutte sorprese.

Published by
Valentina Trogu