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Attualità

Cartelle esattoriali, si torna a pagare: i termini previsti per saldare i debiti

Il 30 giugno 2021 scade la proroga per il congelamento dei pagamenti delle cartelle esattoriali. Vediamo quanto tempo c’è per pagarle 

Fonte foto: web

Il decreto Sostegni Bis emanato dal governo Draghi ha confermato la stop al pagamento delle cartelle esattoriali fino al 30 giugno 2021. Gli atti riguardanti la proroga sono le cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo e avviso di addebito Inps con scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 30 giugno 2021.

Stesso criterio per i piani di dilazione del debito nei confronti del Fisco con medesimo lasso di tempo di scadenza. Al contempo sono stati già riformulati i nuovi tempi di pagamento per i contribuenti morosi. 

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Cartelle esattoriali: quando vanno pagate una volta finita la proroga

C’è tempo fino al 31 luglio 2021 per rimettersi in parità, ma trattandosi di un sabato e quindi di non un giorno non lavorativo, il periodo si allunga ulteriormente di 2 giorni. Quindi, tutte le cartelle esattoriali sospese devono essere necessariamente saldate entro lunedì 2 agosto 2021. 

Per ulteriori dubbi si può consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate dove si possono trovare le classiche domande frequenti inerenti le novità in materia di discussione previste dal Decreto Sostegni Bis. Dunque c’è tutto il tempo per comprendere bene i nuovi scenari e capire in che modo agire.

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Il Fisco ha inoltre precisato che restano sospesi (sempre fino 30 giugno 2021) anche gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/05/2020).

Nella fattispecie si tratta di stipendi e salari e altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego. Dunque, le somme sottoposte a pignoramento non devono essere sottoposte a nessun vincolo di indisponibilità e il soggetto pignorato come ad esempio il datore di lavoro deve renderle disponibili al debitore.

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Antonio Pilato