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Fisco e tasse

Modello 730, quando il rimborso non va a buon fine: a cosa fare attenzione

Non sempre il rimborso del Modello 730 fila liscio. In alcune circostanze, qualora risultino delle incongruenze evidenti, scatta il blocco.

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Tempo di Dichiarazione dei redditi e di Modello 730. La solita corsa affannosa nel recuperare tutta la documentazione necessaria, sia per dichiarare che per (eventualmente) detrarre le varie spese. A discrezione dell’Agenzia delle Entrate, alla cui attenzione andranno dichiarati i redditi accumulati e determinati i versamenti da effettuare, risulterà naturalmente il controllo delle varie pratiche. Un procedimento che, nella maggior parte delle situazioni, non dovrebbe incorrere in nodi o intoppi. Tuttavia, anche se in minima percentuale, un piccolo rischio c’è. In alcuni casi, infatti, l’ente può decidere di bloccare il rimborso del modello 730.

Un’eventualità alla quale non sempre facciamo il giusto riferimento. In realtà, il Fisco passa in rassegna ogni dettaglio delle nostre dichiarazioni tanto che, in alcune circostanze, l’accertamento può scattare anche a distanza di tempo. Più rapido l’accertamento su eventuali elementi di incoerenza presenti nella dichiarazione presentata. La principale ragione per l’avvio dei controlli preventivi. Ad esempio su elementi come i rimborsi Irpef oltre i 4 mila euro, ma anche su eventuali modifiche al 730 precompilato.

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Modello 730, quando il rimborso non va a buon fine: l’elenco dell’Agenzia delle Entrate

Come detto, i controlli scattano qualora si palesino evidenti elementi di incoerenza. Una serie di situazioni che l’Agenzia delle Entrate si è premurata di elencare pochi giorni fa, in un provvedimento datato 24 maggio. Le modifiche al 730 precompilato (scaricabile sul sito dell’ente) sono naturalmente le evidenze maggiori. Dovrà trattarsi, naturalmente, di scostamenti significativi relativi agli importi risultanti dal modello di versamento. Inoltre, eventuali stop potrebbero scaturire dalla presenza di elementi di incoerenza su dati inviati da enti esterni o su altri indicati nelle certificazioni uniche. Inoltre, se il modello 730 è a rimborso ma con importo superiore a 4 mila euro.

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Come detto, eventuali controlli potrebbero scattare anche su Dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti. Inoltre, anche qualora si passi per il filtro del Caf, i controlli dell’Agenzia delle Entrate potrebbero riscontrare delle incoerenze. Solitamente, un’eventuale incongruenza verrebbe comunicata entro i 4 mesi dalla consegna del modello 730. I tempi stimati per le operazioni di controllo delle pratiche. La scadenza della dichiarazione (via 730) è fissata per il 30 settembre.

Published by
Damiano Mattana