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Lavoro e pensioni

Assunzioni disoccupati over 50: le agevolazioni previste per i datori di lavoro

Le assunzioni disoccupati over 50 comportano dei benefici per le aziende e i datori di lavoro. Scopriamo insieme quali sono e come si possono ottenere

Fonte Pixabay

Sono sempre più numerosi i disoccupati over 50 che per svariati motivi si ritrovano senza lavoro in un’età in cui ricollocarsi non è assolutamente semplice. Per questo le aziende che decidono di puntare su di loro hanno diritto a delle agevolazioni. Un modo per incentivare i datori di lavoro a puntare su persone esperte e affidabili, ma al contempo poco appetibili sul mercato.

Un principio che vale sia per i contratti a tempo determinato sia per quelli a tempo indeterminato. Vediamo quali benefici comporta per i datori di lavoro e in che modo possono richiederli ed ottenerli.

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Assunzioni disoccupati over 50: i benefici fiscali previsti per i datori di lavoro

In pratica si può usufruire di uno sgravio contributivo così come previsto dalla legge numero 92 del 2012. Il requisito basilare è l’assunzione di un disoccupato che abbia almeno 50 anni (già compiuti) e che versi in situazione di disoccupazione da almeno 12 mesi. 

In soldoni chi assume profili di questo tipo avrà una riduzione dell’aliquota contributiva del 50%, che varia a seconda della tipologia contrattuale:

  • 12 mesi per le assunzioni con contratto a tempo determinato,
  • 18 mesi in caso di di assunzioni a tempo indeterminato,
  • 18 mesi per i contratti a tempo determinato che vengono poi trasformati a tempo determinato.

Questi sono solo alcuni dei parametri da rispettare. Per poter giovare del tanto sospirato sgravio è necessario che le assunzioni comportino un incremento netto del numero dei lavoratori dipendenti rispetto ai 12 mesi precedenti.

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Inoltre bisogna adempire nei giusti tempi ai pagamenti e rispettare tutte le norme a tutela dei lavoratori e gli accordi previsti dai contratti collettivi nazionali. Una volta appurati tutti questi requisiti si può inoltrare la comunicazione all’Inps, che effettuerà tutti i controlli del caso prima di concedere il via libera.

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Antonio Pilato