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Dal piccolo al mini schermo: il digitale terrestre su smartphone non è fantascienza

Film e serie tv sul proprio smartphone? Con un piccolo sintonizzatore il gioco è presto fatto. Ecco cos’è e quanto costa.

Foto di mohamed Hassan da Pixabay

E’ un concetto ormai assodato: il nostro smartphone funziona ormai come sostitutivo (in alcuni casi persino più performante) di qualsiasi strumento precedente. Basta farci caso: può essere un computer, e lo è per tante cose; può essere anche televisore, visto che ormai anche i network del piccolo schermo viaggiano su app. Sì, certo, telefonano anche ma quella è una funzione base da un bel pezzo. Anzi, da sempre. Man mano, i dispositivi mobili hanno anche iniziato a sopperire ai vari inevitabili disagi, come quello della connessione e della risoluzione grafica. In pratica, oggi come oggi, è come se in tasca avessimo un dispositivo in miniatura in grado di condensare quasi tutti gli hardware domestici.

Certo, la bellezza che concede una tv è solo parzialmente sostituibile da un mini-schermo. Tuttavia, ragionando con gli occhi pre-pandemici (e magari anche post), risulta chiaro come i tempi a disposizione per trascorrere un’ora o due di relax a guardare film e serie tv comodamente seduti sul divano di casa siano sensibilmente ridotti. Per questo lo smartphone, l’iphone o qualunque altro strumento simile diventano inevitabilmente destinatari di buona parte della rivoluzione digitale iniziata nell’ultimo anno.

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Dal piccolo al mini schermo: la Tv digitale passa su smartphone

Non è solo questione di streaming, che pure è già di per sé un ottimo strumento, disponibile sia per tablet che smartphone. Il problema si pone nel momento in cui viene a mancare la copertura del Wi-Fi. Affidarsi essenzialmente alla connessione mobile, infatti, significa assestare un colpo durissimo alla nostra tariffa, rischiando così di auto-penalizzarci su altri fronti. In questi casi, un valido aiuto può arrivare dal ricevitore DVB-T2 valido per Android. Volgarmente, un sintonizzatore in grado di collegare il dispositivo mobile al segnale del digitale terrestre. In tal modo, qualsiasi programma non in streaming può essere a disposizione su mobile.

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In termine tecnico-colloquiale si chiamano “sintonizzatori OTG”, per via della facoltà di connettersi attraverso la Usb OTG. Ma al di là dei tecnicismi, interessa la funzionalità: si tratta di un dispositivo semplice da usare e acquistabile a poco. Una scatola di piccole dimensioni collegabile a smartphone tramite Usb e con ricezione del segnale tramite antenna mobile (meglio se una DVB-T2 amplificata). A questo punto, basterà utilizzare la app di riferimento per gestire i dati trasmessi direttamente su smartphone. Se il problema è il costo, potrebbe non esserci: il dispositivo si può acquistare a una trentina di euro massimo. In questo caso vale in parte il proverbio del “poco pagare”: qualche limite infatti c’è, come la micro-Usb, che necessita di un adattatore qualora si abbia la classica Usb-C. Detto questo, vale la pena di provare.

Published by
Damiano Mattana