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Lavoro e pensioni

Esodati, qual è la situazione? Parte il monitoraggio delle domande

Il tema degli esodati è tornato di attualità. Ma quando arriverà la pensione per questa categoria? Ecco tutti i dettagli.

(Fonte: Pixabay)

Il 2 marzo è scaduto il termine per la presentazione della domanda degli esodati. Va detto che questa è la salvaguardia numero 9 per una delle categorie che, negli scorsi anni, ha pagato un prezzo carissimo. Un prezzo carissimo legato a una delle riforme maggiormente chiacchierate degli ultimi anni, ossia la riforma Fornero.

Ma ecco che ora la situazione è tornata prepotentemente sotto la luce dei riflettori e della ribalta. Ed è per questo che occorre entrare nel dettaglio e nello specifico, perché le domande a cui rispondere e i dubbi da chiarire sono davvero tanti. Non resta che provare a fare il punto della situazione.

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Esodati, ecco il momento della chiarezza: i dettagli

(Fonte: Pixabay)

Innanzitutto va detto che sono circa 2.400 gli aventi diritto in base alle risorse finanziarie stanziate con la legge di bilancio 2021. Entrando maggiormente nel dettaglio della questione, in primis si tratta di 34,9 milioni di euro per quest’anno, 33,5 milioni di euro per il 2022, 26,8 milioni di euro per il 2023. Altri fondi sono previsti a scalare fino al 2026. Insomma, cifre che non possono non essere ritenute importanti.

Tenendo conto che può essere richiesto il riesame delle domande, a tornare sulla questione è stata direttamente l’Inps con una circolare datata 2 marzo. Un modo importante per fare chiarezza una volta per tutte. La circolare infatti si riferisce ai lavoratori dipendenti e autonomi che avrebbero maturato il diritto alla pensione entro il 6 gennaio 2022. Il tutto ovviamente si lega alla data di cessazione del rapporto di lavoro.

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Infine va ricordato che gli interessati devono presentare due tipi di domanda online sul sito dell’Inps. La prima è la domanda di certificazione del diritto a pensione in regime di salvaguardia pensionistica. La seconda invece è la domanda di pensione in regime di salvaguardia pensionistica. Dunque i requisiti da rispettare sono tanti, ma forse per questa categoria l’attesa, che è stata a dir poco lunga e spasmodica, può finalmente essere definita finita. Non resta che attendere la vera e propria ufficialità.

Published by
Gianpiero Farina