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Bonus e indennità

Decreto Sostegno 2021:i bonus destinati a cultura e lavoratori dello spettacolo

Ad annunciare le misure compresa nel nuovo Decreto Sostegni è stato il ministro della cultura Dario Franceschini. Vediamo nel dettaglio come sono state suddivise

Fonte Pixabay

Tra le categorie che riceveranno aiuti economici in base a quanto previsto dal Decreto Sostegni 2021 ci sono coloro che lavorano nei settori della cultura e dello spettacolo. Musei, teatri e cinema hanno pagato oltremodo le restrizioni anti-covid e hanno dovuto fare i conti con periodi di chiusura decisamente lunghi.

Per permettere loro di poter ripartire quando si potrà, sono quindi necessari degli indennizzi adeguati. Su questa tematica si è espresso il ministro della Cultura Dario Franceschini, il quale ha spiegato come saranno utilizzate le risorse stanziate dal nuovo decreto per quanto riguarda i suddetti settori.

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Decreto Sostegni, bonus cultura e spettacolo: la ripartizione completa

La somma totale prevista da dividere è di 1 miliardo di euro. Per effetto di ciò i lavoratori dello spettacolo riceveranno un sussidio straordinario di 2400 euro. Sono compresi sia artisti che addetti ai lavori con almeno 7 giornate lavorative e un reddito che non vada oltre i 35.000 euro.

Il Decreto Sostegni andrà incontro anche a chi ha svolto almeno 30 giornate lavorative e abbia un reddito massimo di 75.000 euro. Un lieve aumento rispetto alla precedente tornata, in cui il reddito non doveva oltrepassare i 50.000 euro.

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Il resto della cifra messa da parte servirà invece per alimentare i fondi di emergenza già esistenti. Quindi, in virtù di ciò 80 milioni di euro saranno devoluti a musei e teatri, 200 milioni di euro per cinema e spettacolo e 120 milioni di euro per il sostegno delle imprese e delle istituzioni culturali. 

E le partite Iva del settore? Niente paura, una fetta è stata riservata anche a loro. Inoltre con la proroga della cassa integrazione chi lavora nel mondo della cultura e dello spettacolo avrà un ulteriore aiuto per arrivare a fine mese in maniera più che dignitosa.

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Antonio Pilato