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Attualità

Addio ad auto a benzina e diesel: stop della produzione sempre più vicino

L’Unione europea sta ponderando uno stop ad auto a benzina e diesel per arrivare a emissioni zero entro il 2050. Per farlo però serve una svolta in breve tempo

Fonte Pixabay

L’obiettivo di arrivare ad emissioni zero entro il 2050 è piuttosto ambizioso oltre che moralmente giusto. L’Unione Europea vuole perseguirlo con grande serietà e per questo sta pensando a nuove strategie da attuare.

A dare linfa a questo lavoro che non si preannuncia per niente facile sono gli stessi paesi membri che stanno invitando l’UE a fermare la produzione di veicoli a benzina e diesel in breve tempo. Le automobili a benzina e gasolio infatti rappresentano un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’intero territorio europeo.

In particolare si stanno muovendo in tal senso Olanda e Danimarca, che hanno inviato un documento ai responsabili di clima e trasporti dell’Unione Europea. Questi due paesi che già da qualche tempo hanno intrapreso una strada sempre più votata al green, vogliono dare un’accelerata al processo, che potrebbe essere molto importanti per le sorti del mondo. 

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Auto benzina e diesel, si va verso lo stop della produzione entro 9 anni

Dunque, per arrivare alla neutralità climatica già nel 2050 secondo il Segretario di Stato per le infrastrutture olandese Stientje van Veldhoven entro il 2030 va fermata definitivamente la produzione di vetture a benzina e diesel. 

La Commissione Europea tra 9 anni vorrebbe già arrivare ad avere in carreggiata circa 30 milioni di macchine e motorini elettrici. Ad oggi siamo a quota 1,4 milioni il che rende molto difficile realizzare questo piano. Nulla è perduto però. Il tempo a disposizione c’è e il progresso tecnologico potrebbe dare una grossa mano.

Serve prima di tutto che i punti di ricarica siano aumentati e facili da trovare. Quindi laddove non siano presenti, vanno create le infrastrutture necessarie. Inoltre bisogna continuare con gli incentivi per l’acquisto di mezzi elettrici e ibridi, che nell’ultimo anno sono stati venduti di più all’interno dell’UE piuttosto che in Cina. 

Un percorso lungo e tortuoso, che però ha già qualche piccola base da cui partire. Il resto va fatto applicando norme severe sui veicoli più inquinanti e con l’aumento delle informazioni sull’elettrico, che soprattutto per le fasce d’età più attempate sono ancora piuttosto vaghe.

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Antonio Pilato