Solo in pochi casi, non è obbligatorio presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro per il Reddito
Il Decreto 4/2019 fa riferimento all’obbligo di dichiarazione di disponibilità al lavoro, spiegando che vale per ogni componente del nucleo familiare e non soltanto per il soggetto che presenta la richiesta di Reddito di Cittadinanza. L’articolo 4, comma 1, del Decreto 4/2019 (poi convertito dalla legge 26/2019), stabilisce che:
“L’erogazione del beneficio è condizionata alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro da parte dei componenti il nucleo familiare maggiorenni, nelle modalità di cui al presente articolo, nonché all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi, nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale”.
In sintesi, i componenti maggiorenni del nucleo familiare, sono obbligati a presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.
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Non tutti i componenti, sono tenuti a presentare la DID, possibilità che viene riconosciuta a chi risulta al momento non occupabile, perché essi rientrano nelle quattro categorie che vi presentiamo:
Ci sono poi delle categorie che hanno ragione nel non ritenersi obbligate a rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, ma possono comunque farlo. Parliamo di:
Per tutti gli altri componenti del nucleo familiare che abbiano compiuto già i 18 anni, il rilascio è quindi da ritenersi obbligatorio. Chi dovesse dimenticarsene, potrebbe incappare nella perdita del diritto al Reddito di Cittadinanza, più impossibilità di presentare domanda per i prossimi 18 mesi.