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Bonus e indennità

Reddito di cittadinanza, una gradita sorpresa per un ‘ricco’ weekend

In molti beneficiari si chiedono a che ora vi sarà l’accredito del Reddito di cittadinanza e se sarà davvero entro oggi.

Oggi 26 febbraio sarà la data per l’accredito del Reddito di cittadinanza, in anticipo per questa volta dalla generica e normale data del 27 del mese.

Questo perché, dato che il pagamento viene effettuato da Poste Italiane e come sappiamo queste non lavorano nel giorno di sabato, si è deciso di anticipare di un giorno la distribuzione dei pagamenti.

In molti si chiedono: a che ora arriverà il pagamento? Arriverà entro la giornata di oggi?

L’orario cruciale dovrebbe partire dalle ore 14.00  e prolungarsi per tutto il pomeriggio, ma con molta probabilità vi saranno anche beneficiari che non riceveranno l’accredito prima di domani mattina.

Reddito di cittadinanza, oggi 26 febbraio arriveranno gli accrediti entro il pomeriggio…o forse dopo?

L’INPS ha intanto deciso di revocare o modificare la somma elargita per il Reddito di Cittadinanza a circa 15.000 famiglie intestatarie. A partire dalla mensilità di febbraio quindi vi sono stati già dei ricalcoli, da marzo altri addirittura non si vedranno elargire il compenso.

Per primi sono gli adempienti, ovvero coloro che non hanno presentato entro il Gennaio 2021 la dichiarazione ISEE.

Chi ha mancato alla scadenza di consegna ISEE 2021, prevista per il 31 gennaio, ma ha già consegnato il modulo, seppure in ritardo, vedrà il pagamento del mese di febbraio spostato a marzo. In questo caso il non vedersi corrispondere l’importo del RdC relativo a febbraio non indica una sospensione, ma solo un ritardo del pagamento, che avverrà verso la metà di marzo.

Tuttavia questi avranno la possibilità di presentare il modulo ISEE 2021 e di tornare a ricevere il reddito di cittadinanza.

Ovviamente se i dati forniti all’INPS verranno dichiarati incoerenti, si potrà incorrere in delle sanzioni.

Si prospetta una pena detentiva che va dai due ai sei anni, per chi volontariamente emette false dichiarazioni al momento della domanda per il RdC.

Per chi invece non aggiorna volontariamente i propri dati è prevista una pena che va da uno a tre anni di reclusione.

Prima di tutto se un membro del nucleo familiare non presenta la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non sottoscrive il Patto per il lavoro o per l’inclusione sociale.

Anche l’eventuale rifiuto di tre offerte lavorative porta automaticamente alla sospensione del reddito.

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Francesco T