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Nuovo Dpcm: tutto su piscine, palestre e scuole

Venerdì, verrà approvato il nuovo Dpcm, molte Regioni insistono per la zona gialla: ecco cosa resta chiuso e cosa riapre

Palestra (Fonte foto: Pixabay)

Il primo Dpcm firmato Mario Draghi, varrà fino al 6 aprile 2021. Preoccupano la variante inglese e le Rt, che fa superare ad 8 regioni la soglia critica del 30% della saturazione delle terapie intensive. Il ministro Speranza, ha già chiarito che: “non allentare le misure adesso” è necessario.

Venerdì 26 quindi, sarà condivisa con le Regioni una prima bozza del testo, lo riferisce il ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Le nuove chiusure non entrerebbero in vigore dalla domenica, ma dal lunedì successivo. Non cambia il sistema a fasce. La stessa Gelmini, spiega: “Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l’obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi”.

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Scuole e variante inglese determineranno il nuovo Dpcm

Scongiurato un lockdown sull’intero territorio, proprio grazie al proseguimento del sistema a fasce regionali, ora però molti governatori chiedono a gran voce i primi segnali di riapertura per le zone gialle. Ristoranti di sera, teatri, cinema ed i musei almeno nei fine settimana, ma anche piscine e palestre. Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, le Regioni hanno chiesto un parere del Comitato tecnico scientifico. Tema che preoccupa molto, la nuova variante. Di fatto, l’Istituto superiore di sanità dichiara che in Italia, la variante inglese ha una trasmissibilità superiore al 37% rispetto ad altri ceppi non varianti.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha dichiarato a proposito dei ristori: “Abbiamo poi apprezzato l’impegno ad una concomitanza più stringente fra provvedimenti restrittivi e l’azione per indennizzi e ristori. Positiva anche l’intenzione manifestata dai ministri Gelmini e Speranza ad estendere i ristori anche laddove le restrizioni siano introdotte con ordinanze regionali assunte d’intesa col ministero della salute. Su questo punto attendiamo però un riscontro positivo anche dal ministero dell’economia”.

Che ne sarà degli spostamenti? Il blocco dei movimenti tra regioni è per ora valido fino al 27 marzo, ma probabilmente resterà invariata con le nuove direttive. Resterà possibile lo spostamento solo per motivi di lavoro, salute, necessità o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.

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Vincenzo Capuano