L’assegno sociale si presenta come un’importante misura assistenziale dal valore pari a 460,28 euro al mese. In alcuni casi, però, è possibile ottenere delle maggiorazioni. Entriamo nei dettagli e vediamo chi ne ha diritto.
Andare in pensione è senz’ombra di dubbio un traguardo molto importante. Sono in tanti, infatti, a non vedere l’ora di raggiungere i requisiti minimi, in modo tale da poter smettere finalmente di lavorare e trascorrere una vita più tranquilla. Le cose, però, non vanno sempre come sperato, trovandosi spesso a dover fare i conti con una pensione più bassa del previsto.
Proprio in questo contesto vengono in aiuto alcuni sussidi a sostegno delle persone più bisognose aventi più di 67 anni. Tra queste si annovera proprio l’assegno sociale, in modo tale da garantire un aiuto alle persone che presentano un reddito insufficiente a garantire uno stile di vita minimo durante la vecchiaia. Per il 2021 l’importo di tale sussidio è pari a 460,28 euro al mese per 13 mensilità. In alcuni casi, però, è possibile aggiungere delle maggiorazioni. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quando è possibile.
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Al fine di ottenere l’assegno sociale INPS bisogna essere in possesso di determinati requisiti, quali un’età minima pari a 67 anni. Ma non solo, si deve essere in possesso anche dei seguenti requisiti reddituali: 5.983,64 euro annui in caso di richiedente non coniugato; 11.967,28 euro annui se a farne richiesta è un contribuente coniugato. Come già detto, per il 2021, l’importo è pari a 460,28 euro per 13 mensilità. Tuttavia in presenza di situazione economiche particolarmente svantaggiate è possibile usufruire di alcune maggiorazioni. Tra queste si annoverano i seguenti casi: