Il decreto del 2019, voluto fortemente da Salvini, inseriva le parole “padre” e “madre” nei documenti degli Under 14, ma oggi tornano “genitore 1 e genitore 2”
Sulla carta d’identità dei minori di quattordici anni spariranno nuovamente le diciture “madre e padre” per far tornare la dicitura “genitore 1 e genitore 2”.
Lo afferma il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, spiegando che in questo modo si garantisce “conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue e si superano le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy” sul decreto del 2019, promosso da Salvini.
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Nel 2019 Salvini aveva modificato la normativa con il nuovo decreto sostituendo le parole “genitore 1” e “genitore 2” con “padre” e “madre”.
Ma il Garante per la protezione dei dati personali, come ha spiegato il ministro Lamorgese alla Camera “ha rilevato che l’applicazione delle nuove disposizioni ha comportato notevoli criticità , in termini di protezione dei dati e di tutela dei minori, nei casi nei quali i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale non siano riconducibili alla figura materna o paterna, ora espressamente previste, e ha rappresentato la necessità di adeguare le disposizioni al quadro normativo introdotto dal regolamento europeo in materia di trattamento dei dati personali“.
E così ad ottobre, come conferma Lamorgese, “è stata proposta un’ulteriore modifica del decreto ministeriale del dicembre 2015 finalizzata a ripristinare nella disciplina di emissione della carta d’identità elettronica la parola genitori, in sostituzione di padre e madre, per garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento europeo e superare le problematiche applicative segnalate dal Garante dei dati personali”.
Il nuovo schema è in attesa del parere del Garante della protezione dei dati a seguito del quale sarà sottoposto all’esame della conferenza Stato-Città e poi potrà diventare legge.