Pensionamento%3A+%C3%A8+obbligatorio+andarci+una+volta+raggiunti+i+requisiti%3F
contocorrenteonlineit
/2021/01/12/pensionamento-obbligatorio-requisiti/amp/
Economia e Finanza

Pensionamento: è obbligatorio andarci una volta raggiunti i requisiti?

Una volta raggiunti i requisiti è possibile andare in pensione. Allo stesso tempo sono in molti a chiedersi se sia davvero obbligatorio, oppure si possa continuare a restare in servizio. 

Fonte: Pixabay

Andare in pensione è senz’ombra di dubbio un traguardo molto importante. In molti non vedono l’ora di maturare i requisiti necessari, per poter finalmente smettere di lavorare e trascorrere una vita più tranquilla. Allo stesso tempo sono tanti a considerare il pensionamento come una vera e propria imposizione, tanto da chiedersi se una volta raggiunti i requisiti sia davvero obbligatorio andare in pensione, oppure sia possibile continuare a prestare servizio.

A tal proposito bisogna innanzitutto ricordare che si sono delle regole diverse da rispettare, nel caso in cui si tratti di un lavoratore che presta servizio nel Pubblico Impiego piuttosto che nel settore privato. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le possibilità che hanno i lavoratori che si trovano di fronte a tale scenario.

LEGGI ANCHE >>> Andare in pensione nel 2021 con queste novità è possibile, i requisiti

LEGGI ANCHE >>> Liquidazione TFS dopo pensione quota 100: ecco quando viene erogato

Pensionamento: è obbligatorio andarci una volta raggiunti i requisiti? Cosa c’è da sapere

Fonte: Pixabay

Una volta raggiunti determinati requisiti è possibile andare in pensione. Non tutti, però, sono contenti di lasciare il proprio posto di lavoro, tanto da chiedersi se sia comunque possibile continuare a prestare servizio. Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che in linea di massima non vi è nessun obbligo di lasciare il lavoro nel momento in cui si raggiungono i requisiti minimi. A tal fine, però, è bene sapere che in base alla legge è possibile lavorare, anche dopo aver maturato i requisiti minimi per la pensione, fino ad un massimo di 71 anni. In tal senso è necessario che anche il datore di lavoro sia d’accordo. Quest’ultimo, infatti, può optare per il licenziamento per sopraggiunti limiti di età.

Differente la situazione nel pubblico impiego dove, una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento di vecchiaia, scatta la cessazione del servizio. Anche in questo caso, però, vi sono delle deroghe. Nel caso in cui il lavoratore non abbia ancora perfezionato il requisito contributivo minimo richiesto dei 20 anni di contributi versati, infatti, è possibile continuare a restare in servizio anche oltre l’età pensionabile. Ma non solo, è bene ricordare che nelle pubbliche amministrazioni c’è sia l’obbligo che la facoltà, a seconda degli Enti, di pensionare il dipendente a 65 anni se lo stesso ha il diritto ad una forma di pensionamento tra quelle previste. In linea di massima, comunque, è sempre possibile continuare a lavorare fino al soddisfacimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Published by
Veronica Caliandro