Le mafie vogliono mettere le mani anche sui soldi del Recovery Fund, è questo l’allarme lanciato dal presidente delle Commissione Anti Mafia
“Le mafie, com’era prevedibile, vogliono mettere le mani sui soldi del Recovery Fund, in quanto le mafie sono finalizzate ad acquisire potere, ed il denaro, in una civiltà capitalista, è potere. Il quarto report dell’Organismo permanente di monitoraggio ed analisi sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso diretto dal prefetto Vittorio Rizzi, ha lanciato l’allarme”.
Purtroppo è una terribile verità, le mafie vogliono mettere le mani sui soldi del Recovery Fund, lo ha affermato il presidente commissione Antimafia, Nicola Morra.
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“Nell’attuale fase pandemica la criminalità sembra aver orientato i propri interessi sull’indebita percezione delle rilevanti e diversificate misure economiche di sostegno disposte dal governo e, prevedibilmente, sulle future risorse che saranno garantite nell’ambito del Recovery Fund”.
Ebbene sì, la mafia va al passo con i tempi e fa anche i suoi aggiornamenti. In questo periodo sa da dove arriveranno i soldi ed è lì che vuole infiltrarsi, come ha fatto in tutti i tessuti economici e finanziari in giro per il mondo.
Ma come si può impedire questa ingerenza della criminalità organizzata?
“E’ nostro dovere impedire che le risorse necessarie al sostegno di persone famiglie ed imprese ed al rilancio della nostra società ed economia finiscano nelle mani sbagliate. C’è attenzione da parte delle Istituzioni e della magistratura al riguardo e questo fa ben sperare. La sfida tuttavia sarà vinta solo se, oltre a spendere velocemente le risorse in arrivo, sapremo attivare controlli specifici non solo a livello nazionale, ma anche europeo e mondiale”, afferma Morra.
E conclude dicendo: “Come la pandemia ha favorito un’accelerazione nella ricerca scientifica, mi auguro che ne favorisca una analoga anche nella cooperazione europea sul contrasto alle mafie. Altrimenti il potere sarà sempre più criminale e sempre meno democratico”.
Ci vuole dunque necessariamente e velocemente una cooperazione europea di contrasto alle mafie.