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Categories: Economia e Finanza

Soli e con spesa extra da 480 euro: il lockdown di Natale degli anziani

Le restrizioni natalizie potrebbero comportare una spesa aggiuntiva fino a 480 euro per quelle famiglie che chiederanno una prestazione extra a badante o colf per i giorni festivi accudendo gli anziani.

Fonte: Pixabay

Soli e con la prospettiva di effettuare, attraverso la loro famiglia, un esborso economico fino a 450 euro. Questo è il Natale che si prospetta per alcuni sfortunati anziani impossibilitati a vedere i propri cari a Natale per effetto delle restrizioni natalizie previste dal Governo.

Secondo Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico le restrizioni natalizie “potrebbero costare fino a 480 euro per quelle famiglie che, per motivi di sicurezza o perché impossibilitate a muoversi, sceglieranno di lasciare a casa i ‘nonni’ con la badante”.

Tutto quello perchè, fa sapere Assindatcolf, il Contratto Collettivo nazionale del settore prevede, infatti uno stop totale dall’attività lavorativa per colf, badanti e baby sitter nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. Tuttavia, se ci si accorda può essere richiesta una prestazione extra, che andrà retribuita come straordinario.

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Il Natale degli anziani: soli e con una spesa extra per colf e badanti

Assindatcolf ha calcolato che una badante convivente assistente a persona non autosufficiente, inquadrata quindi a livello Cs e con una paga mensile di circa 990 euro, potrebbe costare all’anziano fino ad 80 euro al giorno, in totale 320 euro per 4 giorni.

Anche la domenica, giorno di riposo, dovrà essere retribuita con gli stessi criteri qualora fosse richiesta un’attività lavorativa straordinaria e nel periodo delle festività ne sono comprese due, il 27 dicembre ed il 3 gennaio: da 320 si potrebbe quindi arrivare ad un ammontare extra di 480 euro.

Una spesa non indifferente – conclude Assindatcolf- se consideriamo che a dicembre le famiglie datrici di lavoro domestico sono tenute a corrispondere ai propri dipendenti anche la tredicesima mensilità, oltre all’eventuale liquidazione di quota parte del Tfr e che entro il 11 gennaio dovranno essere versati i contributi trimestrali Inps e Cassacolf relativi all’ultimo trimestre 2020”.

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Massimiliano S