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Attualità

Biglietti d’oro, Trenitalia e Italo nel mirino dell’Antitrust

L’ente indaga sull’incremento dei prezzi dei biglietti registrato fra il 15 dicembre 2020 e il 15 gennaio 2021.

Foto © Pixabay

Con la prospettiva del nuovo stop a mobilità e commercio, l’obiettivo sarà per forza di cose concludere spese e preparativi in breve. Per quello che sarà comunque un Natale storico. Anche se, naturalmente, in un modo che non avremmo voluto. Agli albori della prima ondata, arrivò la reprimenda del governo per quanti avevano cercato di raggiungere le proprie case in altre regioni prima del lockdown generale. Ora, invece, l’attenzione si pone su altre questioni.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha infatti avviato un’indagine preistruttoria a carico di Trenitalia e della compagnia Italo, inoltrando “una richiesta di informazioni a in merito all’offerta dei collegamenti sulle principali tratte servite e al significativo aumento dei prezzi dei biglietti che si registra in alcune giornate del periodo 15 dicembre 2020-15 gennaio 2021″.

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Biglietti d’oro, Trenitalia e Italo nel mirino dell’Antitrust: “Inviata richiesta di informazioni”

L’obiettivo è capire se davvero sia corrisposto al periodo in oggetto un incremento inatteso dei prezzi, come evidenziato qualche giorno fa dall’Antitrust. In particolare, spiega l’ente, un incremento “nei giorni precedenti e in quelli successivi alle misure di blocco degli spostamenti previste dal Dpcm del 3 dicembre”. I quali “interessano il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021”.

Tempo tre giorni ed entrambe le aziende saranno tenute a comunicare quali criteri sono stati adottati per determinare sia il numero dei collegamenti che i posti disponibili. Questo al fine di “fronteggiare il prevedibile incremento della domanda nel periodo in questione, nonché i criteri con cui vengono determinati i prezzi, con particolare riferimento allo scostamento rispetto alla tariffa base normalmente applicata per ciascuna tratta”.

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Damiano Mattana