Se la distanza, la lentezza della burocrazia o la pandemia mondiale impediscono a due persone di sposarsi fisicamente nello stesso posto, è possibile farlo a distanza? Il matrimonio è valido? La Cassazione fa chiarezza.
Contrarre matrimonio a distanza è possibile. Ed è possible farlo in ben due modi: per procura o via internet.
Per farlo occorrono determinati requisiti, inoltre, sul matrimonio a distanza online, la Corte di Cassazione è tornata a parlarne recentemente.
Vediamo insieme quando ci si può sposare a distanza, i documenti necessari e le condizioni.
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Vi è mai capitato di pensare di mandare qualcun altro al vostro posto per contrarre matrimonio? Magari perché non siete fan delle lunghe cerimonie, ecco, in linea di massima non si può fare ma delegare qualcuno a sposarsi a nome di un altro, anche se sono previste delle deroghe.
La prima deroga riguarda i militari e le persone chiamate alle armi in caso di guerra. In questi casi il matrimonio a distanza è consentito in relazione al pericolo che esgli stesso corre, così, nel casso dovesse succedergli qualcosa, l’attuale fidanzata e futura moglie può entrare in possesso dei beni di lui.
La seconda deroga che ammette il matrimonio a distanza è quando uno degli sposi risiede all’estero e ci sono gravi motivi, quali ostacoli burocratici tali da impedire le nozze, da valutarsi dal tribunale nella cui circoscrizione risiede l’altro sposo.
L’autorizzazione è concessa con decreto non impugnabile emesso dal giudice in camera di consiglio, sentito il pubblico ministero.
In entrambi i casi è possibile sposarsi a distanza per procura, purché il matrimonio venga celebrato entro e non oltre sei mesi.
Come per tutti i matrimoni, anche chi sceglie di sposarsi a distanza per procura deve fare le pubblicazioni, requisito necessario ai fini della validità delle nozze.
Le pubblicazioni vanno chieste in Comune. Se uno dei futuri coniugi non può farlo, si può delegare un terzo affinché ne faccia richiesta per nome e conto suo tramite procura firmata, allegando una copia del documento di identità.
Quando si decide di sposarsi a distanza per procura, occorre presentare al Comune:
La Cassazione, come altri tribunali, ritengono valida la possibilità di contrarre matrimonio online, purché, in presenza di testimoni.
La Corte di Cassazione si è così espressa sul tema: «Se l’atto matrimoniale è valido per l’ordinamento straniero, in quanto da esso considerato idoneo a rappresentare il consenso matrimoniale in modo consapevole, esso non può ritenersi contrastante con l’ordine pubblico solo perché celebrato in forma non prevista dall’ordinamento italiano».
L’altra possibilità che abbiamo citato di sposarsi a distanza è quella del matrimonio online, ad esempio tra un cittadino italiano e una cittadina straniera.
La Cassazione ha sancito che «Se l’atto matrimoniale – scrivono i giudici supremi – è valido per l’ordinamento straniero, in quanto da esso considerato idoneo a rappresentare il consenso matrimoniale in modo consapevole, esso non può ritenersi contrastante con l’ordine pubblico solo perché celebrato in forma non prevista dall’ordinamento italiano»
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