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Categories: Economia e Finanza

Pensioni, dopo le elezioni europee al via i tagli del governo

Mentre il reddito di cittadinanza e Quota 100 sono stati fatti partire prima delle elezioni europee, lasciando in molti il dubbio che l’accelerata sia stata voluta proprio per una mera questione elettorale, guarda caso il taglio delle pensioni previsto dalla Legge di Bilancio 2019 partirà invece dopo il voto. Il governo sta quindi stilando l’agenda dei provvedimenti da mettere in campo a seconda del fatto che siano popolari o meno.

Fonti interne all’Inps, poi confermate da un’interrogazione parlamentare del Pd, affermano infatti che il governo avrebbe chiesto agli uffici dell’istituto di previdenza di rinviare il blocco delle indicizzazioni delle pensioni.

La misura, lo ricordiamo, consiste nel togliere l’adeguamento all’inflazione delle pensioni, per cui si tramuterà nella sostanza in un abbassamento degli assegni pensionistici. Il provvedimento riguarda le pensioni sopra i 1.539 euro, ossia il 58% dei pensionati. Il conguaglio che i pensionati dovranno sborsare proprio in virtù di questa misura non sarà così alto, ma permetterà comunque allo Stato di risparmiare la bellezza di 3,8 miliardi di euro da qui al 2021.

Il Pd è così partito all’attacco. Per voce dei parlamentari Nannicini e Gribaudo, il Pd ha denunciato: “Il taglio delle pensioni conseguente allo stop delle indicizzazioni arriverà in un’unica soluzione ma, sorpresa, dopo le elezioni europee”. I dem denunciano il raggiro del governo che “sta facendo pressioni sull’Inps affinché il taglio delle pensioni sopra i 1.539 euro diventi operativo soltanto dopo le elezioni europee”.

“Il governo – incalzano i parlamentari Pd – sta mettendo le mani in tasca a 5 milioni di pensionati pur di finanziare la lotteria di Quota 100 nei prossimi 3 anni. Tuttavia le pensioni che l’Inps sta pagando da gennaio sono ancora calcolate con l’importo pieno, cioè non tengono conto della prevista riduzione. Ciò significa che il taglio delle pensioni, quando scatterà, diventerà ancora più grave, perché i pensionati si ritroveranno a dover restituire i soldi ricevuti in più tutti in un’unica soluzione”.

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Redazione