Cos’è lo spread e perché se ne sente parlare spesso

Complice la crisi politica che da circa tre mesi sta tenendo sotto scacco l’Italia, sentiamo sempre più spesso parlare di spread. Di spread che aumenta, di spread come segnale di allarme per i risparmiatori e i consumatori, di spread come indicatore politico, e così via. Ma che cos’è questo benedetto spread?

Con questo termine si indica molto semplicemente la differenza che c’è tra il rendimento dei titoli decennali tedeschi e il rendimento dei corrispettivi titoli italiani: il motivo per cui si prende come punto di riferimento il rendimento del bund tedesco è ascrivibile al fatto che la Germania è la maggiore potenza d’Europa.

Ebbene, questa relazione che c’è tra i nostri titoli obbligazionari e quelli tedeschi è estremamente importante, perché più aumenta la differenza di rendimento, e quindi più interessi si maturano sui nostri titoli, più cresce il nostro indebitamento. Perché? Molto banalmente perché i tassi di interesse da pagare sui titoli che emettiamo sono per l’appunto più alti!

Fatta salva questa definizione, sorge spontaneo un altro dubbio, e cioè, “perché mai lo spread aumenta?”. Il motivo per cui lo spread aumenta, e per cui i nostri titoli decennali maturano più interessi rispetto a quanto non facciano i bund tedeschi, lo si deve al fatto che l’Italia è un paese estremamente indebitato. E quando all’indebitamento si aggiunge una crisi politica particolarmente intensa, tale da far credere agli investitori che potrebbe influenzare persino le performance economico/finanziarie del Paese, è naturale che chi acquista i nostri titoli lo faccia solo a fronte di un maggior guadagno.

Della serie “dato che sei un soggetto a rischio che potrebbe non restituire i soldi che gli presto, allora i soldi te li presto ugualmente, ma per tutelarmi ti chiedo di guadagnare interessi più alti”.

Il motivo dello spread che aumenta in queste fasi concitate, pertanto, sta tutto qua: più il nostro Paese si espone a rischi di qualsiasi tipo, più gli investitori saranno disposti a comprare i nostri titoli di debito pubblico a tassi di interesse più elevati. In sostanza, lo spread è di fatto un indicatore della fiducia che gli investitori hanno nei confronti di un determinato Paese.

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