Bitcoin usato per comprare casa: primo caso in Italia

Non sis a ancora se le criptovalute riusciranno a sopravvivere o se, come prevedono molti analisti, sprofonderanno nel baratro. Quel che è certo è che al momento le monete digitali, pur con i loro saliscendi, stanno tenendo botta e si stanno provando ad affermare anche nell’economia per così dire reale.

Ultimo caso in tal senso arriva proprio dall’Italia, dove il famigerato Bitcoin è stato usato per pagare un appartamento! La vicenda arriva da Torino e vede come protagonista una giovane cinese che ha fatto il passaggio di proprietà dell’abitazione avvalendosi della tecnologia blockchain, cioè di quell’algoritmo che viene utilizzato da molte criptovalute e che tiene traccia di ogni singola transazione effettuata.

Ad occuparsi del passaggio in questi termini così particolari è stato il notaio Remo Morone, da sempre interessato e attento all’avvento delle nuove tecnologie. La cliente, ha spiegato il notaio, “voleva comprare casa pagando in Bitcoin e il venditore era disposto a vendere l’immobile. Di conseguenza si sono rivolti a me perché un’amicizia in comune sapeva che sono un appassionato di questo genere di cose, così mi sono chiesto: perché no? L’idea mi ha attirato subito, anche perché non capisco il motivo per cui dovremmo mettere i bastoni tra le ruote a una tecnologia che avanza”.

Il caso torinese è il primo in Italia che lega il Bitcoin alla compravendita di una casa, ma non è però l’unico in Europa. Lo scorso dicembre, infatti, nel Regno Unito due developers hanno venduto due case usando il Bitcoin come moneta di scambio, e proprio pochi giorni fa a Tarragona, in Spagna, si è registrato un altro caso simile. “Tutti dicono che il Bitcoin è morto e lo dicono per la centosettantacinquesima volta. La realtà però è che questa moneta sta diventando forte, soprattutto perché sta cominciando ad essere usata dal lato dell’acquisto”, ha detto Brian Kelly della BK Capital Management.

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