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Categories: Economia e Finanza

Abolizione riforma Fornero: quanto costa la promessa del centrodestra?

La campagna elettorale in corso d’opera ci sta regalando parecchi colpi di scena e, ovviamente, la classica trafila delle promesse. Mentre i politici scaldano i motori e si lanciano in promesse che nella stragrande maggioranza dei casi non manterranno, c’è qualcuno che ha pensato fosse opportuno cominciare a parlare di cose un po’ più concrete. Per esempio, quanto costano tutte queste promesse?

Tutti gli schieramenti hanno formulato una qualche “proposta shock” ma a dare il meglio di sé è senza dubbio stato il centrodestra, che di promesse ne ha fatte davvero tante. Oltretutto le sue non sono solo le più “importanti” dal punto di vista numerico, ma lo sono anche dal punto di vista delle risorse necessarie.

Per esempio, il tandem Berlusconi-Salvini-Meloni sta spingendo parecchio sull’abolizione della riforma Fornero, evidentemente non curante dei costi che una misura di questo genere finirà col presentare.

Secondo la Ragioneria generale dello Stato, l’abolizione della Riforma Fornero costerebbe la bellezza di 350 miliardi di euro da qui al 2060, e solo nel decennio 2020-2030 ci sarebbe bisogno di sborsare circa 17 miliardi di euro l’anno per riempire il buco creato. Cancellarla, in sostanza, sarebbe “un gravissimo errore” a detta del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, in quanto parliamo ormai di uno “dei pilastri del sistema pensionistico italiano”, nonché di un “elemento fondamentale per la sostenibilità finanziaria del Paese”.

Non è un caso infatti se né Forza Italia, né Lega e tanto meno Fratelli d’Italia non siano mai entrati nel merito della questione spiegando esattamente cos’è che eliminerebbero, con cosa rimpiazzerebbero il tutto e da dove prenderebbero le risorse necessarie per poter fare un’operazione del genere.

Per non parlare poi del reddito di dignità da 1000 euro al mese, rilanciato da Berlusconi, che creerebbe un altro grosso buco nelle casse dello Stato. Basti pensare che la stessa proposta formulata dal Movimento 5 Stelle, che tra l’altro si ferma a 750 euro mensili, costerebbe comunque attorno ai 15 miliardi di euro l’anno.

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Redazione