Prestiti dentista: quali agevolazioni per chi è in difficoltà?

In Italia le cure odontoiatriche sono diventate una forma di lusso: non si riescono neanche più a contare le famiglie che negli ultimi anni, complice anche la crisi economica, non si sono potute permettere di curare i denti del papà, della mamma o, peggio, di qualche figlio.

D’altronde i denti rappresentano sempre una spesa piuttosto salata che si cerca in ogni modo di rimandare o di evitare. E quanto più si rinviano interventi o anche semplici controlli, tanto più i problemi si aggravano. A loro volta, i problemi più gravi non solo si ripercuotono con un maggior fastidio fisico, ma si riflettono anche in una spesa che diventa via via più alta. Insomma, quando lasciate a se stesse, le cure odontoiatriche finiscono col metterci dentro una spirale da cui non se ne esce più.

Un’alternativa per non rimandare sempre questo tipo di interventi però c’è, e si chiama prestito dentista: sempre più finanziarie, consapevoli della situazione che il Paese si ritrova a dover vivere, offrono prestiti specificatamente indirizzati a quanti devono affrontare spese di tipo odontoiatrico.

Tra l’altro il Ministero del Lavoro e l’Associazione Dentisti Italiani hanno siglato un’intesa che permette anche a chi non ha accesso ai prestiti, e quindi vive in una situazione di estrema precarietà, di accedere alle cure. Da questa intesa nasce infatti il dentista sociale, cioè una figura che si occupa di curare i denti del paziente attraverso una sorta di tariffario agevolato che a seconda della valutazione estrapolata dal 730 o dal Modello Unico, riconosce sconti anche del 50% rispetto a quella che sarebbe la normale spesa di listino.

In pratica, quanti dispongono di un Isee inferiore a 8.000 euro potranno contare su una notevole riduzione dei costi odontoiatrici (al salire del reddito, però, gli sconti tenderanno ovviamente a decrescere). L’unico requisito per poter accedere a questo “programma” è appunto il reddito, e nient’altro.

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