Lazio, contributi a fondo perduto per le imprese femminili

La Regione Lazio ha ufficialmente lanciato “Innovazione sostantivo femminile”, il progetto che giunto ormai alla sua terza edizione, mira a promuovere l’imprenditoria femminile attraverso la concessione di specifici prestiti.

Nel corso degli ultimi anni sono state sempre più le donne che si sono prestate al mondo dell’impresa, grazie anche alle numerose opportunità offerte loro. E questo, dando uno sguardo al settore, sembra essere un trend in continua ascesa: i dati di Unioncamere e Infocamere ci dicono infatti che le aziende operanti in Italia si aggirano attorno alle sei milioni di unità, 1 milione e mezzo delle quali (più o meno) sono riconducibili ad imprese femminili.

Con l’iniziativa promossa dalla Regione Lazio, quindi, ancora più donne potranno ottenere finanziamenti per finanziare appunto la loro idea di imprenditoria “rosa”. Fino al 31 ottobre 2017, chi lo vorrà, potrà accedere a questo programma, a patto però che il titolare dell’azienda in divenire sia di sesso femminile. E chi otterrà il via libera al finanziamento dovrà impegnarsi a costituire la società entro 45 giorni dalla “promozione”.

Quali sono però i progetti finanziabili? L’iniziativa riconosce un contributo a fondo perduto per la realizzazione o la nascita di prodotti aventi a che fare con le nuove tecnologie, che siano al tempo stesso coerenti con le aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy regionale. Quindi non ci sono molti limiti di sorta: l’importante è che al centro del business vi sia un qualcosa di tecnologico. Altro requisito, poi, riguarda l’area geografica: tutti i progetti dovranno essere realizzati nei confini della Regione Lazio.

Ricordiamo che il contributo a fondo perduto “in palio” può coprire fino ad un massimo del 70% delle spese ammissibili, per una cifra che non può comunque superare i 30.000 euro.

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